Grazie alla ventennale rassegna "eBOSS/SDSS", è stata ottenuta la mappa più ampia e profonda, con la distribuzione di 4 milioni di galassie. E ci sono importanti conseguenze per la cosmologia...
Questi 6 casi di "lenti gravitazionali" in cui la luce di un quasar viene deviata e moltiplicata da una galassia più vicina sono stati recentemente utilizzati per ricavare una nuova stima della Costante di Hubble.
Sembra un quadro astratto ma è la spettacolare rappresentazione del moto di un giovane ammasso di galassie in una simulazione al supercomputer (TNG100).
La provetta è un potente supercomputer in Germania e la simulazione numerica è la più dettagliata e realistica di questo genere mai effettuata. Ed è uno spettacolo anche per gli occhi!
Contrariamente a quanto affermato dal Modello Standard, una analisi mirata dei dati forniti dal satellite Planck suggerisce che la geometria dell'Universo su grande scala sia sferica e non piatta...
Dove si propone l'introduzione di un nuovo parametro cosmologico che sostituisca l'obsoleto fattore di Hubble "h"
Dopo 3 anni di elaborazioni, la "Planck Legacy" pubblica nuove stime estremamente precise sulle caratteristiche dell'Universo basate sulla radiazione fossile, compreso il movimento del Sole e della Via Lattea rispetto ad essa. Ma le incongruenze sulla costante di Hubble risultano ancora più incolmabili!
Ogni anno, il premio Nobel Adam Riess torna all'attacco con misure sempre più accurate della velocità di espansione dell'universo e, ogni volta, il divario con i valori "primordiali" ricavati dai satelliti Planck e WMAP risulta sempre più incolmabile. Forse, dietro questa apparente contraddizione, si cela una "nuova Fisica".
Una collaborazione internazionale sta aiutando a capire di cosa è fatto il nostro universo e come la sua composizione è cambiata nel tempo, in vista delle missioni Euclid e WFIRST.
L'Accademia cinese della scienza ha eseguito la più grande simulazione dell'universo su TaihuLight, il più veloce supercomputer del mondo: capace di circa 100 milioni di miliardi di operazioni al secondo, è stato in grado di simulare la prima espansione dell'Universo usando 10 trilioni di particelle virtuali. Ed è solo l'inizio!
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.