Un nuovo asteroide, neanche tanto piccolo, è destinato a passare a soli 20000 km dalla superficie terrestre tra due giorni, comunque senza porre alcuna reale minaccia... (aggiornamento)
Oggi la sonda effettuerà l'ultima manovra correttiva in vista dell'incontro finale con l'asteroide, il 7 Aprile; il mese prossimo, riaccenderà i motori a ioni e abbandonerà definitivamente Bennu, per fare ritorno verso la Terra.
Le ultime osservazioni radar permettono di escludere definitivamente un impatto, almeno fino a metà del 22° secolo; intanto Apophis è divenuto l'asteroide NEO con l'orbita meglio conosciuta in assoluto!
Procede con cautela l'apertura e l'esame dei campioni raccolti dalla sonda giapponese sull'asteroide Ryugu.
Non si smette di parlare del primo corpo interstellare avvistato; ci sono nuove ipotesi sulla sua reale natura, stime sull'abbondanza di oggetti simili e ulteriori progetti di missioni per esplorarlo!
Il più famoso tra gli asteroidi potenzialmente pericolosi è appena giunto alla minima distanza da noi e le osservazioni radar, insieme ad una imminente occultazione stellare, potrebbero svelarne la forma e la sua reale pericolosità.
Alcuni precursori della vita sono stati individuati nei campioni dell'asteroide Itokawa, visitato da Hayabusa nel 2005.
Un nuovo studio suggerisce che, invece di un asteroide, sia più probabile che una grossa cometa a lungo periodo abbia impattato la Terra 66 milioni di anni fa, scavando il cratere di Chicxulub e causando l'estinzione di massa più famosa. E forse non si trattava nemmeno di un corpo singolo...
La missione Psyche della NASA è passata alla Fase D del percorso progettuale, cioè la navicella sarà assemblata e testata durante il prossimo un anno e mezzo per il lancio previsto nel 2022.
Scoperto il probabile secondo asteroide nella zona di librazione lagrangiana L4, che precede la Terra nel suo moto di rivoluzione.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.