Un team del Jet Propulsion Laboratory della NASA, del California Institute of Technology (Caltech) e del Royal Observatory in Belgio, ha trovato prove che Marte ha un'oscillazione di Chandler, come la Terra.
I quattro progetti faranno parte del programma Astrophysics Pioneers, nato lo scorso anno con lo scopo di supportare piccole missioni astrofisiche, smallsat, palloni nonché carichi utili per la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Tuttavia, a causa dei limiti di budget, non è detto che tutti vedano la luce.
Un team di ricerca guidato dall'Università dell'Arizona ha scoperto che le nane brune sembrano sorprendentemente simili a Giove. Venti ad alta velocità corrono paralleli all'equatore, mescolando le atmosfere ed il calore che emerge dall'interno. I poli sono dominati da tempeste vorticose.
Un'immagine del Sole per ogni giorno del 2020 scattata dallo strumento SWAP a bordo del satellite Proba-2 dell'ESA, che monitora costantemente la nostra stella.
Uno dei principali problemi dei primi uomini che andranno su Marte, sarà tornare sulla Terra. Portarsi dietro anche il carburante necessario per il viaggio di ritorno sarebbe troppo complicato e costoso perciò gli scienziati stanno studiando alcune soluzioni per produrre in situ metano ed ossigeno, gli elementi chiave nei sistemi di propulsione.
La curiosa proposta nata in Giappone sta facendo il giro del mondo. Il WoodSat sarà un progresso o un regresso tecnologico? Contribuirà a risolvere il problema della spazzatura spaziale?
È un fenomeno già noto ma continua ad evolversi: la Terra sta ruotando sul proprio asse più velocemente. Lo scorso anno sono state registrate le 28 giornate più brevi dal 1960.
Analizzando i dati rilevati dalla sonda Hayabusa-2 durante la sua missione, gli scienziati stanno cercando di capire perché Ryugu non è così ricco di acqua come alcuni altri asteroidi.
GN-z11 è il nome della galassia più antica e lontana osservata finora. Si trova a circa 13,4 miliardi di anni luce da noi.
Un nuovo disegno di legge americano, chiamato "One Small Step to Protect Human Heritage in Space Act", richiede alla NASA di promuovere raccomandazioni atte a proteggere, in modo permanente, i siti storici delle missioni Apollo prima di ogni futura attività lunare.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.