Si chiama Kepler-47, si trova a 4.900 anni luce dalla Terra nella costellazione del Cigno: è il prima sistema planetario scoperto dalla missione NASA Kepler, che orbita intorno ad un sistema binario.
Una delle due stelle è simile al nostro Sole in dimensioni ma ha solo 84% della sua luminosità; l'altra è solo solo un terzo rispetto al Sole e ha solo 1% della sua luminosità.
Con Curiosity per la prima volta, una voce umana, quella dell'amministratore della NASA Charles Bolden, raggiunge un mondo alieno e viene ritrasmessa a Terra.
Bolden prende atto delle enormi difficoltà nell'atterraggio e si congratula con il team e tutti coloro i quali hanno partecipato al programma, sottolineando come Curiosity spinga gli esseri umani ad esplorare.
Le parole pronunciate da Charles Bolden sono state tramesse via radio al rover il quale le ha inviate nuovamente a Terra attraverso il Deep Space Network (DSN).
Sono ormai giorni che lavoriamo sulle immagini raw Bayer CCD della Mastcam di Curiosity cercando di capire se l’eccesso di verde presente sia dovuto ad un problema di calibrazione a monte, ad un diverso pattern Bayer o ad una qualsiasi altra variante.
Il verde che spicca in queste immagini non è reale e sicuramente, nonostante la compressione delle immagini raw jpg rilasciate, non è un artefatto dovuto alla perdita di informazioni.
L’effetto pixel, inoltre, tende a sparire giocando sulla luminanza.
Oggi è morto Neil Armstrong, il primo uomo che ha camminato sulla Luna con la missione Apollo 11, nel 1969. Aveva 82 anni.
Alive Universe Images dedica la propria galleria di immagini delle missioni Apollo "Apollo Mission" ad uno dei pochi Uomini che ha fatto la storia vivendo nel presente.
Qualche giorno fa avevamo approfondito i dettagli tecnici della Mastcam, introducendo qualche considerazione nell'articolo "Le variazioni cromatiche della Mastcam".
Oggi abbiamo elaborato il primo panorama processando i sub-frame Bayer del sol 17.
Come avevamo anticipato ogni Mastcam può riprendere immagini a colori in modo del tutto analogo alle comuni fotocamere in commercio tramite un filtro Bayer CCD.
Un nuovo video in cui vengono confrontati i dati catturati dal Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) degli ultimi tre anni mostra che il nostro Sole si sta svegliando, in accordo con il massimo solare previsto per il 2013.
Sulla sinistra, il nostro Sole dal 4 al 10 agosto 2009, sulla destra lo stesso periodo di quest'anno.
Da quando Curiosity è sbarcato su Marte, tra le immagini più ricercate in rete, spiccano sicuramente i numerosi panorami del cratere Gale elaborati dalla NASA e dai numerosi appassionati come noi.
Un suggestivo paesaggio che sembra quasi essere avvolto da una densa atmosfera capace di creare piani prospettici fino all'orizzonte e il monte Sharp, che spicca imponente.
Mentre l'occhio tende a perdersi in lontananza abbiamo pensato di creare un panorama - mosaico dedicato al terreno che circonda il rover.
La nostra galassia è speciale ma non unica: per la prima volta gli astronomi hanno scoperto due galassie lontane che sono perfettamente uguali alla nostra.
Le galassie a spirale sono molto comuni nell'universo ma le due scoperte sembrano praticamente identiche alla Via Lattea, comprese le relativi galassie satellite come le nubi di Magellano.
Quando lo Sky Crane ha depositato Curiosity sulla superficie di Marte, come abbiamo visto nei giorni scorsi dalle immagini arrivate, ha lasciato evidenti segni segni al suolo: con i getti dei suoi propulsori infatti, ha "spolverato" il primo strato di terreno marziano.
Durante gli ultimi sol, la Chemcam di Curiosity ha dato uno sguardo al terreno portato alla luce, situato a 5 / 6 metri dal rover.
Vi proniamo due elaborazioni a colori, ottenute dai filtri naturali ricavati dagli scatti.
Questo è lo spettro ottenuto dalla Chemcam di Curiosity quando il 19 agosto 2012 ha effettuato il suo primo test sulla piccola roccia N165, detta Coronation.
Il grafico mostra le emissioni per diversi elementi nel punto colpito dal laser.
Come preannunciato, ieri Curiosity ha mosso i primi passi per la prima volta dal giorno in cui ha raggiunto la sua destinazione, il cratere Gale.
Avanti per circa 4,5 metri, rotazione di 120° e indietro di 2,5 metri, questi sono stati i primi comandi eseguiti dal rover, lasciando le sue prime tracce sul suolo marziano.
Si è formato circa 3,6 miliardi di anni fa; l'acqua si è fatta strada creando un sistema fluviale, allagandolo: è il cratere Gale, la nuova casa di Curiosity.
Curiosity ha iniziato a rilevare i primi dati meteo.
La stazione meteorologica fornita dalla Spagna, controlla la temperatura dell'aria e del suolo, la pressione dell'aria, il vento e altri dati ogni ora da quando Curiosity ha raggiunto la sua destinazione nel cratere Gale. Possiamo dire che in una tipica giornata marziana, sulla base delle misurazioni ottenute in queste due settimane, la temperatura dell'aria oscilla tra i -2° e i -75° Celsius mentre la temperatura del terreno subisce una variazione maggiore tra il pomeriggio e le prime ore dell'alba variando dai 3° ai -91° Celsius.
Qualche giorno fa abbiamo parlato della Mastcam di Curiosity e delle immagini rilasciate (Le variazioni cromatiche della Mastcam).
Oggi grazie al sol 13 di Curiosity, vi proponiamo un dettaglio interessante.
Era il 6 agosto quando Curiosity ci ha fatto stare con il fiato sospeso durante la sua discesa verso il Pianeta Rosso.
Il MARDI (Mars Descent Imager), la videocamera fissata sotto lo scudo termico, ha scattato immagini a colori a 1600x1200 pixel ultimi 2 minuti e mezzo dell'atterraggio su Marte, iniziando a circa 3.7 km di altitudine fino a circa 5 metri dal suolo.
Curiosity ha esteso oggi per la prima volta dal momento del lancio a novembre 2011, il suo braccio robotico.
Lungo 2,1 metri, verrà utilizzato per manovrare gli strumenti che porta con sé e prelevare campioni di suolo marziano.
Un bellissimo passaggio di nuvole nel cielo di Marte, è stato ripreso da Opportunity durante il sol 2847.
La NASA ha selezionato una nuova missione: verrà lanciata nel 2016 e studierà l'evoluzione del Pianeta Rosso per comprendere i processi che lo hanno reso diverso rispetto alla Terra.
La nuova missione, chiamata InSight (Interior Exploration using Sismic Investigations, Geodesy and Heat Transport), è un lander geofisico per indagare la struttura interna di Marte, dal nucleo alla superficie.