Le due ruote qui fotografate con diversi orientamenti sono quelle maggiormente deteriorate, con ampi squarci e deformazioni nel battistrada. Si tratta dell'anteriore sinistra (a sinistra) e della intermedia sinistra (a destra), che già mostravano segni evidenti di usura 3 anni fa. Il peggioramento è la prevedibile conseguenza dei numerosi e lunghi "drives" recenti, che hanno portato Curiosity ad abbandonare la zona del "Greenheugh pediment" avventurandosi nella depressione denominata "Sulfate Unit". In particolare, nel Sol 2817 (10 luglio) il rover ha coperto una distanza effettiva di ben 102,5 metri, 94,4 m se misurata in linea retta tra i punti di partenza e di arrivo, superando di poco il primato stabilito un mese prima (Sol 2790); simili percorrenze non venivano effettuate da oltre 5 anni, cioè da quando ci si è resi conto dell'usura anomala delle ruote. Evidentemente, il team che gestisce la missione ha deciso che, in questa ultima fase, il gioco vala la candela e l'esplorazione di regioni nuove è prioritaria rispetto a mantenimento della capacità di muoversi ancora a lungo; non è comunque chiaro quale livello di usura e quanta perdita di battistrada le ruote potranno sopportare prima che il rover sia impossibilitato a muoversi.
Per ulteriori dettagli e considerazioni statistiche, si veda il recente articolo di approfondimento mentre per nuovi aggiornamenti rimandiamo sempre il lettore alla rubrica dedicata,,,