I quattro satelliti Cluster dell'ESA che studiano la magnetosfera terrestre, hanno scoperto che la nostra bolla protettiva consente al vento solare di passare in molte occasioni, più frequentemente rispetto a quanto si credesse.
Il flusso di plasma viene lanciato dal Sole e viaggia per tutto il sistema solare, portando con sé il proprio campo magnetico.
A seconda di come il campo magnetico interplanetario del vento solare (IMF, Interplanetary Magnetic Field) si allinea con il campo magnetico terrestre, si possono sviluppare diversi fenomeni che interessano da vicino la Terra.
Della crisi che avvolge il nostro paese ed altri europei, di certo non ne risente IKEA, il colosso svedese.
L'azienda ha annunciato di voler raggiungere l'indipendenza energetica entro il 2020 e di voler produrre più energia di quanta effettivamente ne consumi.
Per raggiungere lo scopo, installerà pannelli solari su tutti i suoi negozi ed investirà in parchi eolici.
41.000 anni fa, durante la glaciazione, si verificò una rapida inversione del campo magnetico terrestre.
Il centro scientifico tedesco Helmholtz Association of German Research ha studiato l'evento ed ha pubblicato i risultati sulla rivista Earth and Planetary Science Letters.
Una immagine storica di Google Earth ha permesso di scoprire quella che dovrebbe essere la coda di un enorme animale disegnato nel terreno, simile alle famose linee di Nazca in Perù ma ancora più antica.
La scoperta, avvenuta in Russia nei pressi del lago Zjuratkul (monti Urali), a nord-est del Kazakhstan, potrebbe rappresentare un alce o un cervo: l'animale quadrupede ha un muso allungato e corna ramificate. Escludendo la coda, si estende per circa 275 metri.
Il mondo cambia e il clima si sta riscaldando, questo è ormai un dato di fatto.
I modelli indicano che la temperatura media globale aumenterà da 1,1 a 6,4 C° entro la fine di questo secolo.
Per rispondere al problema, oltre per così dire, alla lotta ordinaria contro i gas serra, alcuni esperti delle Nazioni Unite hanno iniziato a prendere in esame progetti di geoingegneria su scala planetaria.
Oltre mezzo secolo di esplorazione spaziale e un affollamento di detriti intorno alla Terra: questo il quadro attuale.
La situazione diventa sempre più critica ed oltre a rappresentare una vera e propria forma di inquinamento, costituisce un pericolo per le attività in orbita, sia automatizzate che per gli astronauti ed anche per la vita sulla Terra.
I ricercatori del NASA Jet Propulsion Laboratory a Pasadena, California, stanno portando avanti una ricerca per ricreare sostanze organiche o molecole contenenti carbonio in laboratorio, dal ghiaccio .
Il loro obiettivo è quello di capire come sia nata la vita sulla Terra.
Il nuovo studio pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal Letters, riguarda la chimica organica che si sviluppa sulle remote particelle ghiacciate presenti nel cosmo.
Questo bellissimo paesaggio notturno è stato fotografato da uno dei membri della Expedition 32 a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
La foto è stata scattata mentre la ISS si trovava a circa 386 chilometri sopra al Mediterraneo, il 18 agosto 2012.
Risale a circa 110 milioni di anni fa: è l'impronta di un dinosauro erbivoro del Cretaceo superiore scoperta da Ray Stanford, un cacciatore di dinosauri, al NASA Goddard Space Flight Center Maryland.
"Se tu potessi vedere la Terra illuminata quando ti trovi in un posto buio come la notte, sarebbe per te più splendente della Luna"
Galileo Galilei
Il Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) del satellite Aqua della NASA. il 6 agosto 2012, ha catturato questo mosaico di immagini a colori.
Paul A. Newman a capo dell'Atmospheric Sciences del NASA Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland, ha stimato che negli ultimi 34 anni di dati satellitari, solo 8 volte si sono verificate tempeste simili nell'Artico durante il mese di agosto.
Le nubi nottilucenti (NLC) sono un misterioso fenomeno atmosferico: di colore blu elettrico, trasformano il nostro pianeta in un paesaggio alieno.
In effetti, i ricercatori affermano che questa sensazione non è poi così lontana dalla realtà: il loro ingrediente chiave proviene dallo spazio esterno.
Il nuovo satellite meteo dell'Agenzia Spaziale Europea, MSG-3, lanciato il 5 luglio, ha catturato la sua prima foto.
Hanno un nome mistico, "Folletti Rossi" e sono dei fenomeni atmosferici di breve durata che si verificano a circa 80 chilometri di quota nella nostra atmosfera.
Da recente studio a cura di Eric Kort del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena in California, è emerso che dal mare dell'Artico dove prima erano i ghiacci, ora vengono rilasciate in atmosfera rilevanti quantità di metano.
Il metano è un importante gas serra che contribuisce in modo sostanziale al riscaldamento globale.
Nella tarda mattinata del 13 Aprile, il Sole ci ha regalato un bellissimo spettacolo durato per diverse ore.
Noi lo abbiamo osservato da Savona (Liguria, Italia).