Le prime tracce morfologiche della vita sulla Terra sono spesso molto controverse, sia perché i processi non biologici possono produrre strutture relativamente simili sia perché questi fossili sono stati soggetti ad alterazione e metamorfismo avanzati sul nostro pianeta. Le stromatoliti, strutture sedimentarie stratificate che riflettono complesse interazioni tra le comunità microbiche e il loro ambiente, sono state a lungo considerate macrofossili chiave per il rilevamento della vita nelle antiche rocce sedimentarie.
Il team, guidato dal Dr. Keyron Hickman-Lewis del Museo di Storia Naturale di Londra, ha utilizzato la microscopia ottica ed elettronica, la geochimica elementare, la spettroscopia Raman e tomografia a base di sincrotrone per identificare numerose caratteristiche indicative di un'origine biologica nella formazione Dresser a Pilbara, nell'Australia occidentale, di 3,48 miliardi di anni. Lo studio è stato presentato sulla rivista Geology e potrebbe aiutare gli scienziati a rintracciare prove di vita anche su Marte.
Le stromatoliti della Formazione Dresser sono state per lo più sostituite dall'ematite (ossido di ferro) a causa dell'azione degli agenti atmosferici, in modo simile all'ossidazione che invaso e pervaso l'ambiente marziano. Sebbene ciò renda impossibili le analisi geochimiche organiche, la formazione Dresser può suggerirci come le biofirma potrebbero essersi conservate sul Pianeta Rosso.
Rendering tridimensionale della microstruttura della stromatolite.
Crediti: Keyron Hickman-Lewis e colleghi
Approccio multiplo
I ricercatori hanno utilizzato molte tecniche di analisi sulle stromatoliti australiane, ottenendo anche una ricostruzione in 3D delle microstrutture interne ai macrofossili con una risoluzione inferiore al milionesimo di metro, grazie agli strumenti di imagin SYRMEP del laboratorio Elettra Sincrotrone di Trieste. Ciò ha consentito l'identificazione di morfologie di strati non uniformi, spazi vuoti derivanti dal degassamento di materiali organici in decomposizione e strutture verticali simili a pilastri interpretate come strutture microbiche disposte 'a palizzata', un comune indicatore di crescita fototrofica.
"Mentre il rover Perseverance Mars 2020 continua la sua esplorazione del cratere Jezero, dovremmo cercare espressioni morfologiche della vita simili a quelle identificate nella Formazione Dresser e prepararci per analisi multitecniche avanzate quando i campioni marziani verranno infine riportati sulla Terra", dicono gli autori.