Da quando la sonda della NASA New Horizons ha fotografato la curiosa caratteristica a forma di cuore, che domina un emisfero di Plutone, gli scienziati cercano di proporre teorie sulla sua formazione.
I dati rilevati dalla sonda della NASA New Horizons durante lo storico sorvolo del 2015 suggeriscono che sotto la grande pianura di Plutone, a forma di cuore, si potrebbe nascondere un ghiacciato e fangoso oceano sotterraneo. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Nature.
E' la caratteristica più vistosa presente su Plutone, una grande pianura chiamata Sputnik Planum a forma di cuore. Da quando la sonda della NASA New Horizons ha eseguito lo storico sorvolo lo scorso anno, abbiamo scoperto molto sulla sua composizione ma come si è formata? Se ne sono occupati due ricercatori del Laboratoire de météorologie dynamique (CNRS/École polytechnique/UPMC/ENS Paris) che hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista Nature.
Gran parte della superficie di Plutone viene costantemente rinnovata tramite un processo di convezione che sostituisce i vecchi ghiacci superficiali con materiale fresco.
Come gli iceberg galleggiano nel Mar Glaciale Artico della Terra, così su Plutone, colline di ghiaccio d'acqua potrebbero galleggiare nella distesa di azoto congelato, informalmente chiamata Sputnik Planum.
Ogni settimana c'è qualcosa di nuovo su Plutone, qualcosa da scoprire, qualcosa di eccitante di cui parlare.
L'ultimo set di immagini raw pubblicato nel catalogo della missione New Horizons mostra un nuovo dettaglio della Sputnik Planum, la pianura che riempie la regione a forma di cuore, costellata da migliaia di piccoli pozzi.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.