I bizzarri depositi stratificati di acqua e anidride carbonica al polo sud di Marte hanno registrato la storia climatica del pianeta.
Con l'aiuto dell'intelligenza artificiale, un gruppo di ricerca internazionale guidato dall'ETH di Zurigo ha esplorato le regioni lunari permanentemente in ombra. Le informazioni che hanno ottenuto sulle proprietà della superficie aiuteranno a identificare i luoghi adatti per future missioni lunari.
Una nuova mappa del polo sud della Luna e delle sacche magnetiche residue del nostro satellite, potrebbe spiegare perché il ghiaccio d'acqua riesce a resistere nei crateri in ombra.
L'orbiter della missione congiunta ESA - Roscosmos ha individuato quantità significative di acqua su Marte, nel cuore nel più grande canyon del Sistema Solare.
Combinando i dati del Phoenix Mars Lander e del Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA, con simulazioni al computer utilizzate per prevedere la luminosità della neve e dei ghiacciai sulla Terra, gli scienziati sono stati in grado di determinare con successo la luminosità del ghiaccio marziano e il suo contenuto di polvere.
C'è una crosta di acqua ghiacciata sotto al cratere Occator su Cerere. A confermarlo i dati acquisiti dal Gamma Ray and Neutron Detector (GRaND) a bordo della navicella della NASA Dawn che per tre anni ha visitato il pianeta nano.
Il veterano orbiter marziano della NASA, Mars Odyssey, ha messo a segno un nuovo importante risultato: il suo spettrometro a neutroni ha mostrato la presenza di elevate quantità di idrogeno intorno all'equatore marziano. Un dato che potrebbe indicare ghiaccio d'acqua sepolto.
Non tutta l'acqua di Marte è andata persa nello spazio! In Utopia Planitia, un deposito sotterraneo di ghiaccio contiene tanta acqua quanta quella presente nel lago Superiore della Terra, il secondo al mondo per superficie dopo il mar Caspio.
Lo strato si trova alle medie latitudini settentrionali del Pianeta Rosso, coperto al massimo da 10 metri di terreno.
Come gli iceberg galleggiano nel Mar Glaciale Artico della Terra, così su Plutone, colline di ghiaccio d'acqua potrebbero galleggiare nella distesa di azoto congelato, informalmente chiamata Sputnik Planum.
Il ghiaccio d'acqua è più abbondante di quanto si pensasse sulla superficie di Plutone ed è la struttura portante della crosta che, come una tela, fa da supporto ai ghiacci più volatili soggetti ai cambiamenti stagionali.