Nonostante le speranze, le petizioni e i progetti proposti, alla fine la National Science Foundation ha rinunciato a costruire un nuovo strumento nel sito portoricano. "Il cuore degli astronomi è spezzato" recita Nature...
Proseguono i lavori di bonifica su ciò che resta dello sfortunato radiotelescopio, il suo futuro rimane incerto.
A 3 mesi dal collasso del radiotelescopio, mentre sono in corso i lavori di bonifica del sito, appare una proposta di massima per sostituirlo con uno strumento radicalmente nuovo e competitivo.
Ecco la superficie di Venere, immortalata tramite i due radiotelescopi di Arecibo e Green Bank nove anni fa, utilizzando gli echi radar.
Una insolita vista dell'emisfero sud lunare, ottenuta tramite riflessione dei segnali utilizzando i radiotelescopi di Arecibo e Green Bank
Dopo il disastro di Arecibo, il suo principale competitore FAST viene messo a disposizione della comunità astronomica internazionale...
La notizia sta facendo il giro della rete ma gli 8 milioni stanziati dal governatore di Portorico non saranno sufficienti, da soli, a garantire la ricostruzione che tutti danno già per scontata!
Ecco le immagini un po' tristi del radiotelescopio di Arecibo dopo il collasso del 1 dicembre, stavolta visto da satellite... ma c'è già una petizione per ricostruirlo!
L'immagine diffusa 2 ore fa testimonia la "decapitazione" dei tre piloni e la caduta della piattaforma sospesa, con nuvole di polvere sollevate dall'impatto sicuramente violentissimo. Aggiornamento del 4 Dicembre
Il danno al telescopio dopo la rottura del secondo cavo è troppo esteso per essere riparato e la NSF ha deciso per lo smantellamento della struttura. E' la fine di un'era!