... e sono destinati a scomparire, secondo una nuova ricerca del professore emerito di astronomia dell'Università dell'Indiana, Richard Durisen.
Le occultazioni stellari su questo remoto pianeta nano hanno rivelato la presenza di un secondo anello, più sottile e interno rispetto a quello già noto, la cui esistenza è difficile da spiegare.
La scoperta, rimasta nascosta nei dati delle missioni per più di 40 anni, è stata realizzata grazie alle osservazioni di Saturno dal telescopio spaziale Hubble della NASA e dalla sonda Cassini, oltre alla sonda Voyager 1 e 2 e alla missione International Ultraviolet Explorer.
Il telescopio spaziale ha effettuato la sua prima osservazione di occultamento stellare, osservando gli anelli di questo "centauro" e raccogliendo anche indizi sulla sua composizione superficiale.
Un sistema di anelli è stato scoperto in orbita attorno al pianeta nano Quaoar, che è grande circa la metà di Plutone e orbita attorno al Sole oltre Nettuno.
Saturno ruota inclinato con un angolo di 26,7 gradi rispetto al piano dell'ecclittica e così appaiono anche i suoi anelli. Gli astronomi sospettano da tempo che questa inclinazione derivi dalle interazioni gravitazionali con il suo vicino Nettuno ma è davvero così?
Allo stesso modo in cui i terremoti fanno risuonare il nostro pianeta, le oscillazioni all'interno di Saturno fanno oscillare leggermente il gigante gassoso, causano increspature negli anelli.
Due immagini evocative e somiglianti, anche se scattate in luoghi e circostanze molto diverse tra loro...
Il dottor James O'Donoghue ha creato una straordinaria animazione degli anelli di Saturno che mostra come ciascuno segmento si muove attorno al pianeta, dall'anello D all'anello F.
Immagine infrarossa di Urano, circondato dai suoi anelli e satelliti, in una ripresa infrarossa con ottiche adattive realizzata con il Large Binocular Telescope Observatory