2024 UG9, questa la sua designazione, è un oggetto di tipo Apollo, con un'orbita ellittica e poco inclinata, situata tra l'orbita di Venere e la fascia asteroidale, sua probabile origine. La sua fioca luminosità (magnitudine assoluta H=32,5) suggerisce un diametro compreso tra 0,8 e 1,8 metri e una massa che potrebbe spaziare tra qualche quintale e una decina di tonnellate. Il suo primo avvistamento risale alle 8 (ora italiana) del 30 ottobre, ad opera dell'osservatorio "Mt. Lemmon Survey" in Arizona, quando la sua magnitudine apparente era intorno a 20; nelle 5 ore successive, si è avvicinato a noi diventando 100 volte più luminoso ed è stato ripreso da diversi osservatori, sia in USA che a Siding Spring in Australia, per un totale di 32 osservazioni. Questo ha permesso di determinarne la traiettoria esatta che si è rivelata essere di tipo "Earth grazing", con una distanza minima dal centro della Terra pari a soli 8850 km (con un'incertezza dell'ordine del km) e quindi a circa 2480 km sopra la superficie terrestre!
La distanza minima è stata raggiunta alle 13:42 italiane, sopra l'India occidentale (coordinate approssimative 75°E, 13.5°N). Immediatamente dopo, l'oggetto si è allontanato in direzione del Sole, divenendo invisibile e passando a soli 20000 km dalla Luna alle 19:54 italiane. In passato, solo altri due oggetti si sono avvicinati di più: cinque mesi fa 2024 LH1 passò 750 km più vicino mentre quattro anni fa 2020 VT4 stabilì il record assoluto, spingendosi a soli 375 dalla superficie terrestre, più vicino della Stazione Spaziale Internazionale! Anche in quei casi si trattava di oggetti di pochi metri di diametro, che si sarebbero comunque disintegrati in atmosfera se l'avessero penetrata.
Da segnalare il fatto che, a causa della forte deflessione causata dalla gravità terrestre, 2024 UG9 ha beneficiato di una sorta di "effetto fionda" che ne ha allungato l'afelio fin quasi a raggiungere l'orbita di Saturno!
Proprio il 30 ottobre, avevamo dedicato l'"immagine del giorno" all'intenso traffico di oggetti nei pressi del nostro pianeta, con numerosi passaggi anche parecchio ravvicinati; essi non andavano al di sotto degli 11000 km, mentre 2024 UG9 si è avvicinato molto di più. Non è da escludere che, nei prossimi giorni, possano esserci altre sorprese del genere, dato che questo è sempre stato il momento più propizio per scoprire oggetti NEO, a ridosso del novilunio tra fine ottobre e inizio novembre.