Il mosaico contiene 260 osservazioni effettuate tra il 25 marzo e l'8 aprile 2024 e copre 132 gradi quadrati del cielo australe, più di 500 volte l'area della Luna piena. Esso è stato svelato ieri al pubblico, durante il Congresso Astronautico Internazionale di Milano, dal Direttore Generale dell'ESA J. Aschbacher e dalla Direttrice Scientifica C. Mundell.  Questo mosaico costituisce soltanto l'1% dell'ampia indagine che Euclid effettuerà in sei anni, sondando un terzo dell'intera volta celeste lontano dal piano galattico; la gigantesca mappatura permetterà di studiare la forma, la distanza e il moto di miliardi di galassie, fino a 10 miliardi di anni luce da noi, la più grande mappa cosmica 3D mai realizzata.

 Nell'immagine seguente, l'inserto in alto a sinistra mostra l'intera volta celeste in coordinate galattiche, con la posizione del mosaico evidenziata in giallo. Al centro vediamo il mosaico Euclid (in bassa risoluzione) e, sulla destra, per confronto, le dimensioni della Luna piena. In basso, una porzione centrata sull'ammasso Abell-3381 (420 milioni di anni luce da noi) con ingrandimenti progressivi da 3 a 600 volte su una galassia spirale interagente, il che rende l'idea del dettaglio dell'immagine originale. Qui è possibile visionare anche un video con lo zoom continuo di questa regione.

0024 Euclid s mosaic explained

Credits: ESA/Euclid Consortium/NASA, CEA, elaborazione di J.C. Cuillandre, E. Bertin, G. Anselmi; ESA/Gaia/DPAC/Planck - LICENZA CC BY-SA 3.0 - Processing: Marco Di Lorenzo

 Questo primo pezzo della mappa contiene già circa 100 milioni di sorgenti, tra stelle nella nostra Via Lattea, galassie e ammassi. Circa 14 milioni di queste galassie varranno utilizzate per studiare l'influenza della materia oscura e dell'energia oscura sull'Universo. Una caratteristica peculiare sono le estese nubi fioche e azzurrognole, situate nella nostra galassia e costituite da gas e polvere che riflettono e diffondono la luce delle stelle vicine; esse sono chiamate anche "cirri galattici" ed Euclid è in grado di rivelarle grazie alla squisita sensibilità dei suoi sensori.

 Il mosaico rilasciato oggi è solo un'anticipazione di ciò che verrà dalla missione Euclid. Da quando la missione ha iniziato le sue osservazioni scientifiche di routine a febbraio, è stato completato il 12% della survey e il rilascio di una nuova porzione di 53 gradi quadrati, inclusa un'anteprima delle aree dell'Euclid Deep Field, è previsto per marzo 2025. Il primo anno di dati cosmologici della missione sarà rilasciato alla comunità scientifica nel 2026.