Grazie a una nuova tecnica di calibrazione, il team ha aggirato i disturbi della ionosfera terrestre per studiare i plasmi provenienti da antiche esplosioni di buchi neri. Potenzialmente, la tecnica potrà essere utile per trovare esopianeti che orbitano attorno a piccole stelle.
Il team ha spiegato che alle alte frequenze intorno ai 150 MHz, negli ultimi anni, erano già stati apportati molti miglioramenti nella calibrazione.
"Speravamo di poter estendere questa tecnica anche alle frequenze più basse, al di sotto dei 30 MHz", ha detto il promotore dell'idea, Reinout van Weeren dell'Università di Leiden. "E ci siamo riusciti".
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature Astronomy.
Nuove calibrazioni
La tecnica ha permesso agli astronomi di acquisire, per la prima volta, immagini radio chiare dell'universo a frequenze comprese tra 16 e 30 MHz. Si pensava che ciò fosse impossibile perché la ionosfera, lo strato di atmosfera a circa 80 chilometri sopra la Terra, interferisce con le osservazioni a queste frequenze.
I ricercatori hanno utilizzato il telescopio LOFAR a Drenthe, nei Paesi Bassi che è attualmente uno dei migliori radiotelescopi a bassa frequenza al mondo. Per testare la calibrazione, hanno studiato una serie di ammassi di galassie che in precedenza erano stati studiati in dettaglio solo a frequenze più elevate.
Le nuove immagini hanno mostrato che l'emissione radio di questi ammassi non è distribuita uniformemente al loro interno ma, piuttosto, segue uno schema a punti.
"È come indossare un paio di occhiali per la prima volta e non vedere più sfocato", ha detto il leader della ricerca Christian Groeneveld dell'Università di Leiden.
Al momento i ricercatori stanno elaborando più dati per mappare l’intero cielo settentrionale alle frequenze più basse.
Secondo il team, la nuova tecnica di calibrazione permette di studiare fenomeni prima nascosti. Potrebbe essere utilizzato per rilevare esopianeti in orbita attorno a piccole stelle. E, conclude Groeneveld, "C'è, ovviamente, la possibilità che alla fine scopriremo qualcosa di inaspettato".