Come testimoniano le osservazioni sul Sole e sull'attività geomagnetica (incluse le recenti aurore avvistate anche in Italia), ci stiamo rapidamente avvicinando a un picco anticipato e intenso dell’attività solare, a dispetto delle previsioni fatte qualche mese fa.

 Come noto, circa ogni 11 anni, la nostra stella passa da un periodo di tranquillità, noto come minimo solare, a un picco di attività solare noto come massimo solare, quando le macchie solari scure coprono il sole e spesso provocano potenti tempeste solari. L'attuale ciclo, numerato 25, è cominciato ufficialmente all'inizio del 2019. All'epoca, un gruppo di esperti commissionato dalla National Atmospheric and Oceanic Administration (NOAA), dalla NASA e dall'International Space Environment Services (ISES), aveva previsto che il ciclo solare Il ciclo 25 molto probabilmente avrebbe raggiunto il picco nel corso del 2025 e che, seguendo la tendenza iniziata dai due cicli precedenti, sarebbe stato deludente rispetto ai cicli medi in termini di numero di macchie solari e di intensità di emissione radio, come illustrato nell'immagine di apertura.

  Tuttavia, già nel 2020, un gruppo di scienziati guidati da Scott McIntosh, ha utilizzato dati storici sulle macchie solari e sul campo magnetico per prevedere che il massimo solare sarebbe stato più attivo e sarebbe arrivato prima del previsto.

cicli numerati

I cicli solari precedenti  con la relativa numerazione - Credits: Spaceweather.com - Processing: Marco Di Lorenzo

 Nel corso dei 3 anni successivi, divenne sempre più evidente che il sole non stava seguendo le previsioni del pannello e, nel giugno di quest’anno, diversi esperti si pronunciarono a favore di un massimo solare anticipato a fine 2024. Il 25 ottobre scorso, infine, lo "Space Weather Prediction Center" (SWPC) della NOAA ha emesso una "previsione rivista" per il ciclo solare 25, riconoscendo che le stime iniziali del 2019 "non erano più sufficientemente affidabili per i clienti dell'SWPC", come le aziende per l'esplorazione spaziale privata e i servizi satellitari. Il nuovo aggiornamento afferma che “l’attività solare aumenterà più rapidamente e raggiungerà il picco a un livello più alto” di quanto inizialmente previsto e che il massimo solare probabilmente inizierà tra gennaio e ottobre del prossimo anno.

 Diversi segnali quest’anno hanno rivelato che il massimo solare arriverà prima e sarà più attivo del previsto, tra cui un picco ventennale di macchie solari, massicci brillamenti solari di classe X, estese manifestazioni di aurore a latitudini più basse e temperature in aumento nell’alta atmosfera, così come la comparsa di strisce di luce, note come SAR e la scomparsa delle "nubi nottilucenti". In caso di violente tempeste geomagnetiche, si potrebbero verificare blackout radio, danni alle infrastrutture elettriche, maggior irraggiamento per i passeggeri degli aerei e per gli astronauti; anche i satelliti di telecomunicazioni, GPS e Internet potrebbero andare in tilt e alcuni di essi potrebbero eventualmente rientrare anticipatamente in atmosfera, a causa del rigonfiamento della ionosfera.  Gli esperti di fauna selvatica hanno anche avvertito che un massimo solare più attivo potrebbe disorientare gli animali che fanno affidamento sul campo magnetico terrestre per spostarsi, come le grandi balene e gli uccelli migratori.

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L'ultima immagine composita del Sole nella banda dell'Estremo Ultravioletto, registrata dal satellite SDO a metà mattina del 12 novembre 2023. I canali sono quelli centrati a lunghezza d'onda di 211, 193 e 171 nm (rosso, verde e blu rispettivamente) - Credits: NASA/SDO - Processing: Marco Di Lorenzo

  Un massimo solare più attivo rappresenta quindi un “rischio maggiore per queste tecnologie e servizi critici”, hanno scritto i rappresentanti della NOAA nelle loro previsioni aggiornate. 

 Per evitare ulteriore confusione per il resto del ciclo solare 25, SWPC passerà ora per la prima volta nella sua storia a un sistema di previsione più flessibile, che verrà aggiornato all’inizio di ogni mese.  "Ci aspettiamo che la nostra nuova previsione sperimentale sarà molto più accurata della previsione del pannello del 2019 e, a differenza delle precedenti previsioni del ciclo solare, sarà continuamente aggiornata su base mensile man mano che saranno disponibili nuove osservazioni di macchie solari", Mark Miesch, fisico solare presso ha affermato nella dichiarazione il Cooperative Institute for Research in Environmental Sciences dell’Università del Colorado Boulder e ricercatore capo presso l’SWPC. "È un cambiamento piuttosto significativo."