Ieri, nelle liste degli incontri ravvicinati tra asteroidi e Terra, è apparso un evento piuttosto raro. Un oggetto con diametro stimato di circa 5 metri si sta avvicinando e, nella notte tra giovedì e venerdì, passerà a soli 3500 km di altezza. Si tratta del passaggio più ravvicinato da 15 mesi a questa parte e si posiziona al quarto posto tra gli incontri più prossimi nella storia. Questa è solo una delle peculiarità di questo incontro, le altre riguardano l'insolito anticipo con cui è stato annunciato e l'orbita vagamente "sospetta" dell'oggetto, cosa che fa sospettare una origine artificiale.

 2023 BU è stato avvistato per la prima volta il 21 gennaio, grazie al telescopio per Survey ZTF di Monte Palomar, lo stesso con il quale si è scoperta la cometa omonima che in questi giorni sta passando anche lei alla minima distanza dal nostro pianeta. All'epoca, era oltre la magnitudine 20 ed era da poco penetrato nella sfera di influenza gravitazionale del nostro pianeta mentre adesso ha raggiunto la magnitudine 19 e una distanza di poco superiore al doppio di quella lunare. Al momento del massimo avvicinamento, attualmente previsto poco dopo l'una (ora italiana) del 27 gennaio, l'oggetto supererà la magnitudine 11, muovendosi ad una velocità apparente di oltre 2° al minuto; tuttavia, sarà visibile solo dall'emisfero meridionale, dal Sud Africa e dal Sud America.

2023BU orb

Orbita di 2023 BU e sia posizione attuale - Credits: NASA/JPL/SSD

 Il motivo per cui l'oggetto è stato scoperto con tanto anticipo sta nella combinazione di diversi fattori. Il primo è che esso si è avvicinato da una direzione quasi antipodale rispetto al Sole, dunque illuminato frontalmente e decisamente luminoso. La sua bassa velocità di avvicinamento (2,5 km/s) ha poi giocato un ruolo importante nel creare l'ampio margine di tempo e, infine, la fase lunare vicina al novilunio ha evitato il disturbo alle osservazioni. Purtroppo, questa congiuntura favorevole, il più delle volte, non si realizza e gli oggetti in procinto di sfiorare o impattare il nostro pianeta vengono avvistati in genere poche ore prima se non addirittura dopo il massimo avvicinamento.

 Per finire, un accenno all'ipotesi che si possa trattare di un oggetto artificiale. Il sospetto in effetti viene guardando l'orbita, riportata qui sopra; essa è decisamente simile a quella terrestre, poco inclinata (meno di 4°) e poco eccentrica, con un perielio solo leggermente al di sotto di 1 unità astronomica. Questo è anche il motivo per cui ha una velocità così bassa rispetto a noi e, andando a ritroso nella sua orbita, risulta che potrebbe essere passato decisamente vicino a noi già all'inizio del 1969, anno in cui potrebbe essere stato immesso in orbita solare dopo essere stato lanciato dalla Terra come detrito spaziale. Un'altra alternativa possibile è che si tratti di un frammento sollevato dalla Luna a seguito di un impatto meteorico.

 Le osservazioni dei prossimi giorni potrebbero aiutarci a capire la sua vera natura.