"La cosa più sorprendente nella nuova immagine di Webb è la visione nitida degli anelli del pianeta, alcuni dei quali non sono stati rilevati da quando il Voyager 2 della NASA è diventato il primo veicolo spaziale ad osservare Nettuno durante il suo sorvolo nel 1989", dice la NASA nel comunicato. "Oltre a diversi anelli luminosi e stretti, l'immagine di Webbe mostra chiaramente le bande di polvere più deboli di Nettuno".
Qui Nettuno non è blu
L'atmosfera di Nettuno è composta da idrogeno, elio e metano. Il metano nell'atmosfera superiore del pianeta assorbe la luce rossa dal Sole ma riflette la componente blu nello spazio, donando a Nettuno un colore blu intenso nelle lunghezze d'onda del visibile. Ma la NIRCam (Near-Infrared Camera) di Webb inquadra oggetti nella gamma del vicino infrarosso da 0,6 a 5 micron per cui il gigante di ghiaccio appare molto diverso. Il gas metano assorbe così fortemente la luce rossa e infrarossa che il pianeta è piuttosto scuro a queste lunghezze d'onda del vicino infrarosso, tranne dove sono presenti nubi ad alta quota. Tali nubi di metano e ghiaccio sono prominenti come striature e punti luminosi, che riflettono la luce solare prima che venga assorbita dal gas metano. Immagini da altri osservatori, tra cui il telescopio spaziale Hubble e il W.M. Keck Observatory, hanno registrato queste caratteristiche in rapida evoluzione, monitorando il pianeta nel corso degli anni.
A causa dell'orbita di 164 anni, il polo settentrionale di Nettuno (in alto nella foto in apertura) rimane nascosto dalla vista degli astronomi ma le immagini di Webb suggeriscono una luminosità intrigante in quell'area. Il vortice al polo sud, invece, è già noto ma per la prima volta Webb ha rivelato una banda continua di nubi ad alta latitudine che circonda il pianeta.
Crediti: NASA, ESA, CSA, STScI
Tritone e le altre
Webb ha anche catturato sette delle 14 lune conosciute di Nettuno. A dominare la scena è un punto di luce molto luminoso che sfoggia i caratteristici picchi di diffrazione visti in molte delle immagini del JWST ma in questo caso non si tratta di una stella. È Tritone, che riflette in media il 70 percento della luce solare che la colpisce. Così, mentre Nettuno appare scuro in questa composizione perché dominato dall'assorbimento del metano nell'infrarosso, Tritone appare come una "star", grazie alla luce riflessa dall'azoto condensato sulla sua superficie.
Tritone orbita attorno a Nettuno in un'insolita orbita retrograda, portando gli astronomi a ipotizzare che questa luna fosse originariamente un oggetto della cintura di Kuiper catturato gravitazionalmente dal pianeta.
Problemi per MIRI
Nel frattempo, però, il telescopio spaziale ha dovuto parzialmente sospendere le osservazioni a causa di un problema riscontrato sulla ruota porta-filtri della fotocamera Mid-Infrared Instrument's (MIRI).
La ruota è utilizzata solo in una delle quattro modalità di osservazione del MIRI, spettroscopia a media risoluzione (MRS), in cui la fotocamera non acquisisce immagini ma spettri di luce, cioè rileva le impronte digitali di assorbimento della luce dei vari elementi chimici negli oggetti osservati.
Le squadre di controllo a terra hanno rilevato per la prima volta l'insolito attrito nella ruota alla fine di agosto ma i funzionari della NASA hanno rilasciato una dichiarazione solo il 20 settembre, comunicando la decisione di sospendere le osservazioni in questa modalità.
Il 6 settembre, l'Agenzia ha convocato un comitato di revisione "per valutare il miglior percorso da seguire", si legge nel comunicato. "L'osservatorio è in buona salute, e le altre tre modalità di osservazione del MIRI - imaging, spettroscopia a bassa risoluzione e coronagrafia - funzionano normalmente e rimangono disponibili per le osservazioni scientifiche".