Iniziamo rassicurando i lettori (esattamente il contrario di quello che invece fanno molti siti "spazzatura" in cerca di click): anche se l'oggetto di cui stiamo parlando è considerato il più "pericoloso" nella lista di quelli in rotta di collisione verso la Terra, è probabile che non rimanga tale nei prossimi giorni. Pure nella malaugurata eventualità che il rischio dovesse venire confermato, l'impatto sarebbe comunque lontano nel tempo (il 2068 appare la data più probabile) e le dimensioni dell'oggetto sono tali (40 metri di diametro nominale) che non sarebbe certo capace di causare una catastrofe su scala globale o regionale ma solo locale, essendo più piccolo di quello che causò il celebre impatto di Tunguska nel 1908; infine, ci sarebbe comunque tutto il tempo per deviarne l'orbita!

 Detto questo, è il caso comunque di approfondire la conoscenza con 2022 QX4, se non altro perchè appare insolito come asteroide. La sua scoperta è avvenuta il 24 agosto, grazie al telescopio robotico ATLAS recentemente installato a Rio Hurtado, in Cile; all'epoca appariva ancora piuttosto debole, un stellina di magnitudine 19 in movimento, poiché la sua distanza dalla Terra era ancora 4.3 milioni di km e l'illuminazione era "di sbieco" (l'angolo di fase tra raggi solari e linea di vista era quasi 62°). Di seguito, il grafico della evoluzione nella magnitudine apparente e la proiezione nel cielo del tragitto apparente dell'asteroide, nei prossimi mesi.

2022 QX4 mag

2022 QX4 traj

Credits: http://astro.vanbuitenen.nl/ - Processing: Marco Di Lorenzo

 Con l'accumularsi di una dozzina di ulteriori osservazioni da varie località nelle ore successive, il giorno dopo si è calcolata una prima orbita approssimativa e poco dopo l'oggetto ha ricevuto anche una designazione ufficiale. Al 27 agosto, 2022 QX4 è balzato all'attenzione mondiale perchè, sulla base di 26 osservazioni, sia il sito americano CNEOS/NASA che NEODyS/ESA lo avevano "promosso" a livello 1 sulla scala di Torino, una scala qualitativa realizzata per comunicare al grande pubblico il livello di pericolo associato ad un particolare evento; era da febbraio che non succedeva qualcosa di simile. Andando nel dettaglio, erano previsti oltre 300 potenziali impatti da parte di questi oggetto, gran parte dei quali decisamente poco probabili; tuttavia ce ne era uno in particolare, peraltro il più vicino nel tempo (il 4/9/2031), la cui probabilità risultava bassa ma non trascurabile, intorno allo 0,15% secondo cneos. Le osservazioni da allora si sono quintuplicate e, per fortuna, hanno abbassato la probabilità associata a questo evento ma hanno fatto innalzare quella per l'impatto nel settembre 2068, che ora risulta pari allo 0,31% secondo la NASA e allo 0,47% secondo ESA (si vedano le note di aggiornamento a piè pagina); questo ha fatto sì che 2022 QX4 rimanesse comunque saldamente al livello 1 della scala di Torino, contrariamente a quanto succede di solito. Anche il numero complessivo di potenziali impatti nei prossimi 100 anni, nel frattempo, è andato crescendo e ora siamo a quota 425 per CNEOS e 230 per NEODyS, con una probabilità cumulativa dello 0,50% e 0,54% rispettivamente. Come si vede nei due diagrammi sottostanti, una differenza sostanziale tra le previsioni dei due siti sta nella probabilità dei due impatti più vicini nel tempo, quello già citato del settembre 2031 e quello del settembre 2036; per CNEOS le loro probabilità si attestano, rispettivamente, su 1:1900 e 1:43000 rispettivamente, mentre per NEODyS risultano pari a 1 su 35 miliardi e 1 su 9 miliardi, quindi davvero trascurabili.

2022 QX4 risk

2022 QX4 risk 2

Probabilità di impatto (croci rosse) e valori sulla scala di Palermo per tutti i potenziali impatti riportati da CNEOS e NEODyS - Processing/plots: Marco Di lorenzo 

  2022 QX4 ha raggiunto la sua massima distanza dal Sole (afelio a 153,27 milioni di km) il 23 agosto mentre il massimo avvicinamento alla Terra è avvenuto 6 giorni dopo, a 1,83 milioni di km e con una velocità relativa di 8,8 km/s (come riportato anche nella nostra rubrica NeoNews); in quella occasione ha sfiorato la magnitudine 15. Data l'orbita allungata di tipo "Ateniese" (quasi completamente dentro quella terrestre), l'oggetto si sta muovendo lentamente e quindi rimane indietro rispetto alla Terra, che lo ha sorpassato nella sua orbita e se ne sta allontanando rapidamente. Questa insolita configurazione permette comunque di seguire a lungo l'oggetto, perchè esso risulta sempre prospetticamente lontano dal Sole, quindi per almeno una settimana dovremmo essere in grado di accumulare ulteriori osservazioni. L'opzione più probabile è che, in virtù di queste osservazioni, nei prossimi giorni tutte le probabilità di impatto crollino a zero o diventino comunque trascurabili. Se invece dovessero crescere o stabilizzarsi, dovremo aspettare proprio il 2031 per osservarlo di nuovo. In quella occasione dovrebbe passare anche un po' più vicino, lambendo la nostra "sfera di influenza gravitazionale" (distanza nominale di 1,5 milioni di km), ma c'è la possibilità che passi a distanza anche più ridotta. In ogni caso, l'ampia base temporale delle osservazioni permetterà di stabilire con precisione elevatissima gli elementi orbitali (che riportiamo di seguito). Tecnicamente, ora il "condition code" (stima della bontà dell'orbita) è su un valore intermedio pari a 6 per questo oggetto, mentre per un'orbita perfettamente nota si assesta sullo zero.

2022 QX4 elements

Elementi orbitali di 2022 QX4 calcolati da JPL/SSD sulla base di 128 osservazioni ottiche in 6 giorni

 Una ultima, intrigante considerazione riguarda proprio il tipo di orbita ed i passati incontri ravvicinati con la Terra. Il perielio interno all'orbita di Mercurio, l'afelio quasi giacente sull'orbita terrestre e la bassissima inclinazione rispetto all'eclittica fanno pensare che possa trattarsi di un detrito spaziale, magari il secondo stadio utilizzato in una missione diretta verso il sistema solare interno (Mercurio o il Sole). Qualcuno, sul Forum specializzato https://groups.io/g/mpml, ha ipotizzato che possa esserci un legame con la sonda Helios 2, lanciata nel gennaio del 1976, ma è impossibile risalire alla posizione dell'oggetto in quella data perchè, intorno al 4 settembre 1977, 2022 QX4 ha avuto un passaggio estremamente ravvicinato con la Terra e la sua traiettoria precedente dipende fortemente dalla distanza minima a cui è passato da noi. Nominalmente, in quella occasione, tale distanza era intorno ai 230mila km ma c'è la possibilità che fosse molto inferiore, addirittura entro il raggio della Terra! Quest'ultima eventualità, anche se statisticamente marginale, è molto sospetta e fa pensare ad un lancio proprio in quella data, ma l'unica sonda inviata fuori dall'orbita terrestre in quel periodo è stata la celebre Voyager-1, che tra pochi giorni infatti celebrerà i suoi 45 anni nello spazio. Del resto, per quanto suggestiva, deve trattarsi di una coincidenza perchè il secondo stadio Centaur e il motore "Star 37" che spinsero Voyager si sono poi ritrovati su orbite allungate nel sistema solare esterno, come evidenziato dall'esperto J.McDowell. Una ulteriore possibilità è che si tratti del terzo stadio a combustibile solido PAM-D/Star-48B di MESSENGER, lanciato il 3/8/2004, ma in questo caso c'è uno scarto di 18 giorni dal passaggio alla minima distanza, che era comunque piuttosto elevata e confrontabile con quella raggiunta l'altro ieri.

> Aggiornamento alla sera del 31 agosto: la probabilità di impatto per il 2068 è salita allo 0,41% su CNEOS, non distante dalla suddetta stima 0,47% di NEODyS basata sullo stesso set di 128 osservazioni. Anche le probabilità relative ai due eventi del 2031 e 2036 sono scese ma rimangono più alte di quelle del sito europeo (1:15000 e 1:200000 rispettivamente).

> Aggiornamento al 1 settembre: la probabilità di impatto per il 2068 è ancora leggermente salita, 0,46% su CNEOS e 0,516% per NEODyS. Stavolta la base sono 146 osservazioni effettuate in una settimana scarsa. Per ulteriori dettagli e futuri aggiornamenti, si veda la rubrica NeoNews.

> Aggiornamento al 3 settembre: rimane il livello 1 sulla scala di Torino e, sulla base di 175 osservazioni, la probabilità di impatto per il 2068 è decisamente salita a 0,962% per NEODyS, mentre per cneos la stima non è ancora stata aggiornata. Nel frattempo, però, sul Forum MPML è circolata la notizia che l'oggetto sarebbe stato ripescato in vecchie immagini del 2013 e questo naturalmente rifinisce enormemente l'orbita, escludendo che si tratti detrito spaziale partito nel 1977 perchè in quella data è passato vicino ma non vicinissimo (1/3 della distanza lunare); anche le eventualità di impatto futuro si trasformano in passaggi nemmeno troppo ravvicinati (tutti ben oltre 1 milione di km) tranne che nel lontano 2188, dove c'è qualche rischio di collisione (comunque contenuto). Interessante poi la risonanza quasi perfetta (16:9) con il periodo orbitale della Terra, motivo per cui 2022 QX4 ci sfiora ogni 9 anni. 

> Aggiornamento del 5 settembre: CNEOS continua a non aggiornare l'orbita calcolata 6 giorni fa mentre NEODyS nelle ore passate ha esteso di un altro giorno l'intervallo osservativo (aggiungendo in realtà solo 3 misure astrometriche valide) e questo ha riabbassato la probabilità di impatto nel 2068, che comunque rimane alta e sul primo livello di Torino (P=0,54%); adesso non sono previsti impatti statisticamente significativi prima del 2045. Nessuna conferma ufficiale, per ora, del recupero dell'oggetto nel 2013. della settimana 

> Aggiornamento del 7 settembre: CNEOS ha finalmente aggiornato le previsioni, anch'esse basate su 179 osservazioni effettuate in 8 giorni. La probabilità di impatto nel 2068 rimane sostenuta, allo 0,60%; contrariamente alle stime NEODyS, continua ad esserci anche un possibile impatto nel 2031, sebbene poco probabile (0,25 ppm). Non ci sono conferme sul recupero dell'oggetto in vecchie immagini ed è probabile che l'annuncio fatto qualche giorno fa riguardasse in realtà un altro asteroide.

> Aggiornamento del 9 settembre: sia CNEOS che NEODyS hanno nuovamente aggiornato le previsioni, basandosi entrambi su 186 osservazioni effettuate in quasi 15 giorni. La probabilità di impatto nel 2068 rimane sostenuta, allo 0,54% e 0,422% rispettivamente. Solo iI sito americano continua a riportare due possibili impatti prima del 2045 ma con probabilità basse. A questo punto, dato che 2022 QX si sta ormai allontanando dalla Terra, è possibile che l'orbita e le stime di rischio restino praticamente immutate; quindi, a meno di "ripescaggi" dell'oggetto in vecchi archivi, esso potrebbe stazionare sul livello 1 della scala di Torino fino alla prossima apparizione nel 2031, sperando che si tratti solo di un incontro ravvicinato e non uno scontro!

> Aggiornamento del 11 settembre: Alla fine, come anticipato già 8 giorni fa, le vecchie osservazioni del 2013 sono state davvero recuperate ed incluse nel calcolo dell'orbita, rendendola molto più precisa (condition code crollato da 6 a 2). Pertanto, prima nel sito CNEOS e poi su NEODyS, 2022 QX4 non è più un potenziale impattatore almeno fino alla fine del prossimo secolo. Quello del 2068 sarà solo un passaggio nemmeno molto ravvicinato (2,03 milioni di km) e solo nel lontano 2169 ci sarà un passaggio in zona cislunare. Nell'avvicinamento del 1977, la distanza geocentrica risulta essere stata 128700±1350 km (intervallo di confidenza al 90%) e non sembrano esserci stati incontri davvero ravvicinati prima di quella data.

Di seguito, l'evoluzione integrale della "Palermo scale" e della probabilità di impatto (massima e cumulativa) secondo NEODyS fino alla notte tra l'11 e il 12 settembre, data in cui è scomparso dalla lista impattatori):

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