Scritto: Mercoledì, 13 Luglio 2022 04:41 Ultima modifica: Mercoledì, 13 Luglio 2022 05:55

Le primizie di JWST (Anello meridionale e Quintetto di Stephan)


Dopo anni di ritardi, finalmente ieri il mondo interno ha potuto ammirare le prime immagini acquisite da James Webb! Le immagini più nitide dell'Universo scattate dal telescopio più potente lanciato nello spazio.

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Le primizie di JWST (Anello meridionale e Quintetto di Stephan)
Crediti: NASA, ESA, CSA, and STScI

Un'anteprima assoluta, un esempio della vista ultra-profonda di Webb, era stata presentata qualche ora prima dal presidente americano Joe Biden, durante un evento pubblico alla Casa Bianca. Le altre tre foto e uno spettro, rilasciati ieri durante un evento live streaming della NASA, catturano l'universo a infrarossi con dettagli mozzafiato.

Come già annunciato, le tre immagini mostrano le Nebulose della Carena (vista nella nostra "prima parte") e Anello, oltre a un gruppo di galassie chiamato Quintetto di Stephan. Il quarto rilascio è, invece, lo spettro di un esopianeta gigante gassoso chiamato WASP-96 b.

In questa seconda parte, la nebulosa Anello e il Quintetto di Stephan.

 

Una stella morente

L'immagine della Nebulosa Anello è stata presentata dallo Space Telescope Science Institute (STSI). Mostra la nuvola di gas in espansione che circonda una stella morente, così come appariva sia al NIRCam che al MIRI. La composizione risultate fornisce una vista estremamente nitida e dettagliata di questa iconica nebulosa e del resto stellare al suo interno, in più lunghezze d'onda.

La stella più fioca al centro di questa scena ha emesso anelli di gas e polvere per migliaia di anni in tutte le direzioni.
La nebulosa, catalogata come NGC 3132 e meglio conosciuta come Anello Meridionale, dista circa 2.500 anni luce dalla Terra. È una nebulosa planetaria, o una nuvola di gas in espansione che circonda una stella morente. Quest'ultima, dopo aver spazzato via tutti i suoi strati esterni, è inimmaginabilmente calda e rilascia un'intensa radiazione ultravioletta, provocando l'accensione del gas che ha attorno.

Nell'immagine NIRCam, una nana bianca appare in basso a sinistra rispetto alla nana bianca centrale (che è molto più luminosa) ed è parzialmente nascosta da un picco di diffrazione. La stessa stella appare più luminosa, più grande e più rossa nell'immagine del Mid-Infrared Instrument (MIRI), un effetto visivo causato dagli spessi strati di polvere che avvolgono la stella.

Questa osservazione mostra la Nebulosa Anello Meridionale quasi di fronte ma se potessimo ruotarla per vederla di taglio, la sua forma tridimensionale assomiglierebbe a quella di due ciotole unite per la base.

main image stellar death s ring miri nircam sidebyside

Crediti: NASA, ESA, CSA, and STScI


Galassie in infrarosso

Questa immagine riguarda il Quintetto di Stephan, un gruppo di galassie compatto situato nella costellazione del Pegaso.
Presentata dal team scientifico dell'ESA allo spazioporto europeo, l'immagine illustra magnificamente la composizione e le interazioni mareali di quattro galassie nel processo di fusione. È stata ottenuta dallo spettrografo nel vicino infrarosso (NIRSpec) e dagli strumenti MIRI, che hanno catturato la luce a lunghezze d'onda multiple e fornito dettagli mai visti prima. Questi includono ammassi scintillanti di milioni di giovani stelle, regioni stellari in cui si sono appena formate nuove stelle e ampie code di gas, polvere e stelle trascinate dall'interazione gravitazionale delle galassie. Lo strumento MIRI di Webb ha anche drammaticamente catturato le enormi onde d'urto (la regione rossa e dorata che circonda la coppia centrale di galassie) prodotte da NGC 7318B che si infrangono attraverso l'ammasso.

"Questa è un'immagine e un'area molto importante da studiare perché mostra davvero il tipo di interazione che guida l'evoluzione delle galassie", ha affermato Giovanna Giardino, un'astronoma dell'ESA.

Questo enorme mosaico è l'immagine più grande di Webb fino ad oggi. Copre circa un quinto del diametro della Luna piena. Contiene oltre 150 milioni di pixel ed è composto da quasi 1.000 frame separati.
Sebbene sia chiamato "quintetto", solo quattro delle galassie sono veramente vicine tra loro e coinvolte in una danza cosmica. La quinta e più a sinistra, chiamata NGC 7320, è ben in primo piano rispetto alle altre quattroe risiede a 40 milioni di anni luce dalla Terra, mentre le altre quattro galassie (NGC 7317, NGC 7318A, NGC 7318B e NGC 7319) distano circa 290 milioni di anni luce.

main image galaxies stephans quintet sq nircam miri final

 Crediti: NASA, ESA, CSA, and STScI

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Letto: 711 volta/e Ultima modifica Mercoledì, 13 Luglio 2022 05:55

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Elisabetta Bonora

Nella vita lavorativa mi occupo di web, marketing e comunicazione, digital marketing. Nel tempo libero sono un'incontenibile space enthusiast e mamma di Sofia Vega.
Mi occupo di divulgazione scientifica, attraverso questo web, collaborazioni con riviste del settore e l'image processing delle foto provenienti dalle missioni robotiche. Appassionata di astronomia, spazio, fisica e tecnologia, affascinata fin da bambina dal passato e dal futuro. Nel 2019 è uscito il mio primo libro "Con la Cassini-Huygens nel sistema di Saturno" (segui su LinkedIn le mie attività professionali).
Amo le missioni robotiche inviate nel nostro Sistema Solare "per esplorare nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima!" ...Ovviamente, è chiaro, sono una fan di Star Trek!

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