Scritto: Domenica, 14 Novembre 2021 09:57 Ultima modifica: Domenica, 14 Novembre 2021 21:15

Un asteroide near-Earth scoperto nel 2016 potrebbe essere un frammento della Luna


Si chiama 469219 Kamoʻoalewa e potrebbe essere un frammento del nostro satellite secondo un team di astronomi dell'Università dell'Arizona.

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Un asteroide near-Earth scoperto nel 2016 potrebbe essere un frammento della Luna
Crediti: Addy Graham/University of Arizona

Questa roccia spaziale è un quasi-satellite della Terra, cioè appartiene ad una sottocategoria di asteroidi che orbitano attorno al Sole ma rimangono relativamente vicini al nostro pianeta. È stata scoperta nel 2016 dal telescopio PanSTARRS alle Hawaii e il suo nome, che allude a una prole che viaggia da sola, trae origine da un canto hawaiano.

Ha un diametro compreso tra i 45 ed i 60 metri, si avvicina fino a circa 14,5 milioni di chilometri alla Terra e potrebbe essere uno dei futuri obiettivi della sonda cinese Chang'e 5, che sta continuando una missione estesa dopo aver riportato campioni della Luna sulla Terra a dicembre 2020.

A causa della sua orbita sincronizzata con la nostra, Kamo`oalewa può essere osservato dalla Terra solo per alcune settimane intorno a Marzo o Aprile. Quando questo avviene, esso risulta almeno 4 milioni di volte più debole della stella più debole che l'occhio umano riesce a vedere in un cielo scuro. Pertanto, a causa delle sue dimensioni relativamente ridotte, può essere osservato solo dai più grandi telescopi della Terra.

Utilizzando il Large Binocular Telescope gestito dall'Università dell'Arizona, sul Monte Graham nell'Arizona meridionale, un team di astronomi guidato dallo studente laureato in scienze planetarie Ben Sharkey, ha scoperto che il modello di luce riflessa (cioè lo spettro) di Kamo'oalewa corrisponde a quello delle rocce lunari delle missioni Apollo della NASA, suggerendo ha avuto origine dalla Luna. Se così fosse, sarebbe il primo asteroide conosciuto di origine selenica.

"Ho esaminato ogni spettro di asteroidi vicino alla Terra a cui avevamo accesso e non c'è nulla che corrisponde", ha detto Sharkey.
"Abbiamo dubitato di noi stessi", ha detto Vishnu Reddy professore dell'Università dell'Arizona e coautore del documento. Dopo aver perso l'osservazione dell'aprile 2020 a causa di un fermo per COVID-19 nelle operazioni del telescopio, il team ha ricevuto gli ultimi dati nel 2021. "Questa primavera, abbiamo concluso le necessarie osservazioni di follow-up e abbiamo detto 'Wow, è vero'", ha detto Sharkey. "È più facile da spiegare con la luna che con altre idee".

Un'orbita insolita

Anche la sua orbita non è tipica degli asteroidi vicini alla Terra, secondo il coautore dello studio Renu Malhotra, professore di scienze planetarie dell'Università dell'Arizona che ha guidato l'analisi orbitale. La traiettoria di Kamo`oalewa è simile a quella della Terra, ma con la minima inclinazione. E questo è un altro indizio delle sue origini lunari.

"È molto improbabile che un asteroide vicino alla Terra si sposti spontaneamente in un'orbita quasi satellitare come quella di Kamo`oalewa", ha detto. "Non rimarrà in questa particolare orbita per molto tempo, solo circa 300 anni nel futuro, e stimiamo che sia arrivato in questa orbita circa 500 anni fa", ha detto Malhotra. Il suo laboratorio sta lavorando a un documento per indagare ulteriormente le origini dell'asteroide.

Il nuovo articolo è stato pubblicato su Nature Communications Earth and Environment.

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Letto: 522 volta/e Ultima modifica Domenica, 14 Novembre 2021 21:15

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Elisabetta Bonora

Nella vita lavorativa mi occupo di web, marketing e comunicazione, digital marketing. Nel tempo libero sono un'incontenibile space enthusiast e mamma di Sofia Vega.
Mi occupo di divulgazione scientifica, attraverso questo web, collaborazioni con riviste del settore e l'image processing delle foto provenienti dalle missioni robotiche. Appassionata di astronomia, spazio, fisica e tecnologia, affascinata fin da bambina dal passato e dal futuro. Nel 2019 è uscito il mio primo libro "Con la Cassini-Huygens nel sistema di Saturno" (segui su LinkedIn le mie attività professionali).
Amo le missioni robotiche inviate nel nostro Sistema Solare "per esplorare nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima!" ...Ovviamente, è chiaro, sono una fan di Star Trek!

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