Mentre l'emisfero settentrionale del pianeta passa dall'estate all'autunno, cambiano i colori e la forma delle bande.
"Questi piccoli cambiamenti di anno in anno nelle bande di colore di Saturno sono affascinanti", ha detto Amy Simon, scienziata planetaria presso il Goddard Space Flight Center della NASA. "Mentre arriva l'autunno nell'emisfero settentrionale di Saturno, vediamo le regioni polari ed equatoriali cambiare, ma stiamo anche vedendo che l'atmosfera varia su scale temporali molto più brevi".
"Quello che abbiamo scoperto è stato un leggero cambiamento di anno in anno nel colore, possibilmente dovuto all'altezza delle nuvole e dei venti. Non sorprende che i cambiamenti non siano enormi dato che stiamo guardando solo una piccola frazione di un anno di Saturno" ha aggiunto Simon. Mentre, "Ci aspettiamo grandi cambiamenti su una scala temporale stagionale".
Saturno è il sesto pianeta dal Sole e orbita a una distanza di circa 1,4 miliardi di chilometri dalla nostra stella. Impiega circa 29 anni terrestri per compiere una rivoluzione completa attorno al Sole e quindi, ogni stagione in media dura circa 7 anni terrestri (per un approfondimento sul sistema di Saturno e la missione Cassini, ricordo il mio libro "Con la Cassini-Huygens nel sistema di Saturno").
Sulla Terra, l'asse di rotazione inclinato rispetto al Sole, altera la quantità di luce solare che ogni emisfero riceve mentre il nostro pianeta si muove lungo la sua orbita. Questa variazione nell'energia solare guida i cambiamenti stagionali che percepiamo. Anche Saturno è inclinato e quindi le stagioni si alternano ed i cambiamenti causati dalla luce solare potrebbero causare alcune delle variazioni atmosferiche osservate. Cassini aveva visto arrivare l'autunno nel 2017.
Crediti: NASA/ESA/STScI/A. Simon/R. Roth
Hubble ha monitorato Saturno dal 2018 al 2020, proseguendo il grande lavoro svolto dalla mitica sonda che terminò la sua missione nel 2017.
I dati mostrano che l'equatore è diventato dal 5 al 10% più luminoso e i venti sono leggermente cambiati. Nel 2018, i venti misurati vicino all'equatore erano di circa 1.600 chilometri all'ora, superiori a quelli misurati dalla sonda Cassini tra il 2004 ed il 2009, quando erano circa 1.300 chilometri all'ora. Velocità a cui sono tornati nel 2019-2020. Ma i venti di Saturno variano anche con l'altitudine, quindi il cambiamento delle velocità misurato potrebbe significare che nel 2018 le nuvole erano circa 60 chilometri più profonde di quelle misurate durante la missione Cassini.
Come Giove, il pianeta più grande del Sistema Solare, Saturno è un gigante gassoso composto principalmente da idrogeno ed elio, sebbene all'interno possa esserci un nucleo roccioso. Enormi tempeste, alcune grandi quasi quanto la Terra, scoppiano occasionalmente dalle profondità dell'atmosfera. Dato che molti dei pianeti extrasolari scoperti finora sono giganti gassosi, gli astronomi sono desiderosi di conoscere meglio il funzionamento delle loro atmosfere.
Lo studio è stato pubblicato sul Planetary Science Journal.