Questo corpo orbita nella fascia principale degli asteroidi tra Marte e Giove.
Fu scoperto nell'ambito del programma Spacewatch dell'Università dell'Arizona a novembre 2006 e catalogato come asteroide con la designazione 2006 VW139.
Tuttavia, a novembre 2011, il telescopio Pan-STARRS dell'Università delle Hawai rilevò un'attività di tipo cometario che costrinse a rivedere la classificazione da asteroide a cometa con il nome 288P/(300163).
Per fare chiarezza ci voleva l'occhio di Hubble!
Le osservazioni condotte nel 2016, poco prima che l'oggetto raggiungesse il perielio, mostrarono due corpi, con massa e dimensioni simili, in rotazione reciproca a circa 80 chilometri di distanza l'uno dall'altro. Il sistema binario creava una nuvola di materiale e gas molto simile alla chioma di una cometa.
"Abbiamo indicazioni di sublimazione del ghiaccio d'acqua generata dal riscaldamento solare che crea una coda simile a quella delle comete", ha dichiarato Jessica Agarwal, del Max Planck Institute for Solar System Research (Germania), leader del team di ricerca.
300163 (2006 VW139), o 2006 VW139/288, non l'unico ibrido scoperto: ricordiamo, per esempio, l'asteroide a sei code P/2013 P5 o la cometa Don Quixote che si finge un asteroide.
Tuttavia, la configurazione binaria, la dimensione quasi uguale dei due corpi componenti, l'ampia separazione tra i due, l'orbita eccentrica e l'attività cometaria, lo rendono un soggetto di studio unico e comprendere la sua origine ed evoluzione potrà fornire maggiori informazioni anche sulla storia del nostro Sistema Solare. Ma 300163 (2006 VW139) non è sempre stato così: il team stima che i due corpi esistano da soli 5.000 anni, nati probabilmente da una rottura causata dalla veloce rotazione.
Maggiori informazioni:
A binary main belt comet