La nuova carta si basa sulle immagini riprese dalla fotocamera High Resolution Imaging Science Experiment (HiRISE) a bordo della sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) e fornisce informazioni geologiche e strutturali sulle rocce sedimentarie stratificate ad una scala pari a quella che un geologo avrebbe a disposizione sulla Terra, includendo un dettaglio senza precedenti su Candor Chasma, uno dei più grandi canyon del sistema della Valles Marineris.

USGS mappa di MarteLa storia racconta che molto tempo fa, il più grande sistema di canyon del nostro Sistema Solare fu scosso da vibrazioni e terremoti ("marsquakes"), collegati ai movimenti lungo grandi faglie nella zona. Questi agitarono i sedimenti più soffici accumulati nei laghi, dando origine alle basse colline che vediamo oggi, Candor Colles, che si snodano lungo il versante sud est di Ceti Mensa, nella zona ovest di Candor Chasma, all'interno del sistema di Valles Marineris.

Le prime osservazioni della zona risalgono al 1971 con il Mariner 9.

"Questa nuova mappa mostra come si depositarono i sedimenti: la parte a ponente di Candor Chasma, in particolare Condor Colles, conteneva numerosi laghi poco profondi e sorgivi", ha detto Chris Okubo del USGS Astrogeology Science Center a Flagstaff, Arizona. autore della mappa.
"Questi laghi hanno fatto da trappola per la sabbia e la polvere trasportata dal vento, accumulata in vasti depositi sedimentari".

Il nuovo lavoro può essere scaricato online a questo link.

"Questa mappa della regione Candor Colles aprirà la strada ad una nuova visione dei processi di deformazione subiti dai sedimenti soffici su Marte", sottolinea il dottor Marjorie Chan, professore di geologia presso l'Università dello Utah. "In sistemi sedimentari analoghi sulla Terra, come l'Jurassic Entrada Sandstone e la formazione Carmel, sono stati osservati condotti [sotterranei] che su Marte potrebbero essere di un ordine di grandezza molto superiore. Questi megatubi potrebbero essere stati i percorsi preferenziali delle antiche acque sotterranee".

La caratteristica più importante di questa mappa è il dettaglio, pari a quello delle cartografie geologiche terrestri, una prima assoluta per un altro pianeta.
La produzione di prodotti cartografici planetari è stato un punto focali della ricerca presso l'USGS Astrogeology Science Center fin dalla sua nascita nel 1960.
Il progetto è stato finanziato dal NASA Planetary Geology and Geophysics Program.

Press release:
http://www.usgs.gov/blogs/features/usgs_top_story/new-usgs-map-of-mars-is-most-detailed-one-yet/