Il governo russo ha licenziato Dmitry Rogozin come capo dell'agenzia spaziale Roscosmos il 15 luglio, e 'casualmente' lo stesso giorno in cui l'agenzia e la NASA hanno firmato l'accordo tanto atteso per lo scambio di posti sui voli diretti alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Rompendo una consuetudine, di non trascinare le questioni terrestri a bordo dell'avamposto orbitale, i cosmonauti russi si sono prestati ad una sceneggiata di propaganda a favore dell'invasione dell'Ucraina. Ora cosa succederà a bordo della ISS?
Ieri il decimo lancio dall'inizio dell'anno di un Falcon-9 è diventato l'occasione per rispondere a questa sprezzante definizione del vettore da parte del capo dell'agenzia russa.