NASA Cassini: isola magica

Credit: NASA/JPL-Caltech/ASI/Cornell

Era stata notata per la prima a giugno di quest'anno tra le immagini radar della sonda della NASA Cassini riprese a luglio 2013, sul Ligeia Mare, a 78° N, 123° E, sulla luna di Saturno, Titano.
Era stata subito battezzata l'"Isola Magica": è un curioso elemento apparso e poi scomparso di nuovo, che si estende per 160 chilometri quadrati nel grande mare di idrocarburi, nell'emisfero settentrionale della luna.

Ora, L'Isola Magica è stata osservata una seconda volta ma il suo aspetto è cambiato dalla prima apparizione.

Questo elemento appare luminoso nelle immagini SAR rispetto allo sfondo scuro del mare.
Osservazioni precedenti al 2013 non avevano mostrato alcuna caratteristica in quel punto e, in ogni caso le foto mostrano che era di nuovo scomparsa qualche giorno più tardi, tanto che gli scienziati ritenevano si trattasse di un fenomeno transitorio come onde ed increspature causate dai venti sulla superficie del mare, bolle di gas provenienti dal sottosuolo, o blocchi congelati risaliti in superficie con le temperature più alte, oppure una sorta di limo addensato. Ma durante il flyby della Cassini del 21 agosto 2014, l'Isola Magica era di nuovo lì ed era anche diversa rispetto al 2013, raddoppiando le sue dimensioni da circa 75 chilometri quadrati a circa 160 chilometri quadrati.

Per i ricercatori, l'unica cosa certa è che non si tratta di un artefatto (che sarebbe stata anche la spiegazione più semplice!).
Questo sembra essere l'unico elemento a mutare considerevolmente: non c'è infatti, alcuna prova di evaporazione nel Ligeia Mare e il resto del litorale non ha subito modifiche sostanziali.
In ogni caso, c'è il sospetto che la curiosa caratteristica sia legata in qualche modo alle stagioni di Titano, ora che si sta avvicinando l'estate nell'emisfero settentrionale della luna.

"La scienza ama i misteri e con questa caratteristica enigmatica abbiamo un esempio emozionante di cambiamenti in atto su Titano", ha detto Stephen Muro, vice ricercatore principale della squadra radar della Cassini, al Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena, in California.
"Siamo fiduciosi che saremo in grado di continuare a guardare i cambiamenti acquisendo conoscenza su cosa sta succedendo in quel mare alieno".