I sei Roll Control Thrusters (i piccoli propulsori per il controllo della rotazione del veicolo) si accenderanno brevemente per una manovra "di assestamento", smorzando la deviazione. Poi, i sei motori principali bruceranno due a due in rapida successione, per 33 minuti, per rallentare la sonda che, quindi, verrà catturata in un'orbita ellittica intorno al pianeta, a 380 chilometri sopra il polo nord.
"Siamo la prima missione dedicata ad osservare l'atmosfera superiore di Marte e come questa interagisce con il Sole e il vento solare", ha detto Bruce Jakosky, principale ricercatore per MAVEN presso l'Università del Colorado a Boulder.
Queste osservazioni aiuteranno gli scienziati a determinare la quantità di gas atmosferici che Marte ha persa nello spazio durante la sua storia planetaria e quali processi sono intervenuti.
Lanciato a novembre 2013, dallo Space Launch Complex 41 della Cape Canaveral Air Force Station, MAVEN ha eseguito due correzioni di traiettoria nel mese di dicembre 2013 e febbraio 2014.
Durante la fase di crociera, gli strumenti scientifici sono stati testati e calibrati e il team ha iniziato a raccogliere alcuni dati sul vento solare.
"Ogni giorno su Marte è oro", ha detto David Mitchell, project manager di MAVEN presso il Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland. "I controlli preliminari dei sistemi e del veicolo spaziale durante la fase di crociera ci permettono di entrare nella fase di raccolta dei dati scientifici poco dopo essere arrivati a Marte".
Da due mesi, però, gli strumenti sono stati spenti in attesa di raggiungere il Pianeta Rosso.
L'inserimento in orbita verrà controllato dai computer di bordo dopo che il team avrà caricato le informazioni aggiornate relative alla posizione, velocità e orientamento della navicella e, se tutto andrà bene, non ci sarà bisogno di ulteriori comandi da terra.
In ogni caso, le correzioni di traiettoria finali, potranno essere effettuate solo 24 o 6 ore prima dell'inserimento in orbita. Diversamente MAVEN eseguirà i passaggi pre-programmati.
La sonda dovrà anche orientarsi in modo corretto per far si che i propulsori brucino nella giusta direzione.
In questa fase, l'antenna ad alto guadagno che viene utilizzata per la maggior parte delle comunicazioni punterà lontano dalla Terra e perciò verrà utilizzata l'antenna a basso guadagno che ha comunque capacità e velocità di trasferimento dati ridotta.
Tre minuti dopo l'inserimento in orbita, tutti i sistemi e i computer di bordo torneranno al funzionamento standard, la navicella si orienterà nuovamente, l'antenna ad alto guadagno punterà verso di noi e il team potrà tirare un sospiro di sollievo!
L'orbita operativa sarà ellittica, con la sonda in volo a circa 150 chilometri sopra la superficie al periasse, o punto più vicino, per "annusare" l'atmosfera superiore di Marte; e a 6.300 chilometri nel punto più lontano, per osservare l'intera atmosfera.
MAVEN arriverà a destinazione solo poche ore prima della missione indiana Mars Orbiter Mission (MOM) dell'agenzia spaziale ISRO, che dopo aver affrontato questa importante sfida, raggiungerà Marte il 24 settembre all'01:48 UTC.
Entrambe le sonde si aggiungeranno alla flotta già operativa, Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) e Mars Odyssey della NASA e Mars Express dell'ESA, pronta ad accogliere il passaggio della cometa C/2013 A1 Siding Spring che, il prossimo 19 ottobre 2014, alle 18:28 UTC, passerà a soli 132.000 chilometri dalla superficie del pianeta.
MAVEN, già nato per esplorare l'atmosfera planetaria, sarà la sonda ideale per mappare la composizione di Siding Spring, soprattutto grazie all'Imaging Ultraviolet Spectrograph (IUVS), che potrà studiare la composizione della chioma e della coda. La sonda analizzerà anche eventali cambiamenti nell'atmosfera di Marte dopo il passaggio della cometa.
Sul sito universetoday.com, Ken Kremer ha pubblicato un'intervista a Bruce Jakosky per saperne di più su questo importante appuntamento astronomico.
Jakosky ha spiegato che MAVEN, in quel momento, si troverà nella fase di commissioning ma IUVS osserverà la cometa nei due giorni precedenti l'avvicinamento mentre gli altri sistemi studieranno le interazioni con l'atmosfera superiore e il vento solare, nei due giorni precedenti e successivi al passaggio.
"Vista da Marte, la cometa riempirà veramente il cielo", ha affermato Jakosky nell'intervista.
Non c'è che dire, i prossimi mesi saranno pieni di grandi avvenimenti spaziali!