Come avrete potuto notare, dal 2020 in poi, i lanci orbitali hanno avuto un deciso incremento. Non riuscendo a trattare tutte le missioni e con il rischio di perdersene qualcuna abbiamo deciso di dedicare un nuovo appuntamento settimanale a tutti i lanci orbitali avvenuti dal lunedì alla domenica. In questo modo potrete avere sempre una panoramica completa dei voli orbitali decollati da ogni parte del mondo.
Ed eccoci quindi al via con la settimana n.32 del 2023, quella dal 7 al 13 agosto. Ad essere precisi il primo lancio di questa settimana è stato quello del Falcon 9 per una missione Starlink, del quale però abbiamo scritto in questo articolo.
Una nuova costellazione russa
Le Forze Spaziali Russe hanno lanciato con successo il primo dei suoi satelliti GLONASS-K2 di quarta generazione nello spazio lunedì 7 agosto 2023. Il satellite è stato lanciato con un razzo Sojuz 2.1b/Fregat-M a tre stadi dal cosmodromo russo di Plesetsk alle 9:20 AM EDT (le 13:20 UTC).
Questo volo segna il secondo lancio del razzo nel 2023. Il Fregat-M è lo stadio superiore opzionale che tipicamente vola sui veicoli di lancio Sojuz 2.1b o Sojuz 2.1a.
GLONASS-K2 è l'ultimo sistema di navigazione satellitare radio sviluppato da ISS Reshetnev (Information Satellite Systems), paragonabile ai sistemi Galileo europeo o GPS statunitense. Il satellite non è pressurizzato e ha una massa di 1.645 chilogrammi e verrà inserito su un'orbita circolare con un periodo orbitale di 11 ore, 15 minuti e 44 secondi.
Il satellite è il primo dei 24 che alla fine formeranno la costellazione GLONASS-K2. Si prevede che i satelliti funzioneranno per dieci anni e, sebbene la loro durata sia la stessa del suo predecessore, GLONASS-K, è stato progettato con diversi progressi, tra cui maggiore potenza, cronometri più accurati e segnali CDMA (code division multiple access - accesso multiplo a divisione di codice) aggiuntivi.
Nell'illustrazione, non ufficiale, come dovrebbe apparire il satellite GLONASS-K2. Credito: URSS Boy/Wikipedia / Traduzione Massimo Martini
I primi satelliti GLONASS sono stati operativi dal 1982 al 2005, seguiti dalla costellazione GLONASS-M, che è stata lanciata dal 2003 al 2016 ed è ancora in uso. Nel 2011 è stato lanciato nello spazio il primo satellite GLONASS-K, che ha rappresentato la prima versione non pressurizzata dei satelliti di navigazione russi, riducendone così notevolmente la massa.
Si è trattato del 119esimo lancio orbitale globale, il decimo per la Russia in questo 2023.
SpaceX prosegue con gli Starlink
Il lancio successivo si è tenuto dall'altra parte dell'Oceano Pacifico, quando un razzo vettore Falcon 9 di SpaceX ha piazzato in orbita un'altra serie di satelliti Starlink. La missione Starlink Group 6-20 è decollata alle 23:57 locali, (le 5:57 UTC dell'8 agosto) dalla rampa SLC-4E della Base della Space Force di Vandenberg, in California. Il booster utilizzato per questo volo era il B1075, al suo quinto volo, che è poi atterrato regolarmente, otto minuti dopo il lancio, sulla chiatta drone 'Of Course I Still Love You' (OCISLY) stazionata a 659 km al largo delle coste americane. Il lancio ha segnato la 55esima missione della SpaceX nel 2023, la 51esima per un Falcon 9.
Si è trattato inoltre del 120esimo lancio orbitale globale del 2023, il 65esimo per gli Stati Uniti che guidano saldamente la classifica staccando la Cina, con 32 e la Russia con 10.
Doppio colpo della Cina
Sempre l'8 agosto è toccato alla Cina eseguire il primo di due lanci orbitali in successione. Il primo è avvenuto quando la China Aerospace Science and Technology Corporation (CASC) ha lanciato con successo nello spazio un satellite radar ad apertura sintetica (SAR) in banda S mercoledì 9 agosto alle 6:53 ora di Pechino (le 22:53 UTC dell'8 agosto).
Nella foto il decollo del CZ-2C con il satellite da osservazione terrestre S-SAR-02 da Taiyuan. Credito: Lu Xing/Xinhua.
Il carico utile è decollato da un razzo Chang Zheng 2C (CZ-2C), noto anche a livello internazionale come Lunga Marcia 2C, dal Complesso di Lancio n.9 presso il Centro Lancio Satelliti di Taiyuan, nella provincia Shanxi in Cina. Il lancio ha segnato la sesta missione per il CZ-2C nel 2023.
Secondo il CASC, il satellite, S-SAR 02 (Huanjing-2F), fa parte di una costellazione preliminare a supporto della gestione delle emergenze e del monitoraggio ambientale, simile a quella lanciata lo scorso ottobre. Il satellite è stato lanciato in orbita eliosincrona ed è destinato a essere utilizzato dal Ministero della Gestione delle Emergenze e dal Ministero dell'Ecologia e dell'Ambiente per fornire dati di base per i soccorsi in caso di calamità e contribuire alle indagini sulle risorse del territorio, alla conservazione dell'acqua, all'agricoltura e alla silvicoltura.
Il CZ-2C a due stadi aveva completato il suo precedente volo il 9 luglio dal Centro Lancio Satelliti di Jiuquan in Cina, inviando il carico utile Weixing Hulianwang Jishu Shiyan in LEO, che è stato confermato essere un pioniere nella tecnologia satellitare di una nuova costellazione per Internet dallo spazio.
Si è trattato del 121esimo lancio orbitale globale del 2023, il 33esimo per la Cina.
Ceres... c'è!
Sempre dalla Cina, il 10 agosto, alle 12:03 ora di Pechino (le 04:03:50 UTC) è decollato un razzo Ceres-1 della Galactic Energy.
Nella foto il decollo del Ceres-1 per la sua settima missione. Credito: Xinhua.
Il lancio è avvenuto dal Centro Lancio Satelliti di Jiuquan, nel nordovest della Cina ed a bordo si trovavano sette satelliti che sono stati successivamente inseriti nelle orbite sincrone soalri previste.
Il razzo commerciale Ceres-1, qui al suo settimo volo, tutti di successo, aveva come carichi utili il satellite Diwei Zhineng Xingji-1 (Henan Ligong.1) della Diwei Space Tecnology/SASERI/Suzhou Skyscanner, un dimostratore tecnologico, 4 satelliti Xi'an Hangtou, della Xi'an Aerospace, per l'osservazione terrestre, Xiguang-1 della XiopmSPACE, per l'osservazione terrestre e Xingchi-1B della Ellipse Space per l'osservazione terrestre. La missione era ribattezzata 'Lucky-7' per il numero di satelliti imbarcati.
Per il vettore a propellente solido a quattro stadi della compagnia privata cinese Galaxy Energy si è trattato del settimo lancio, tutti completati con successo. Ceres-1 ha la capacità di inserire un carico utile di 400 kg su un'orbita bassa terrestre. Le sue dimensioni sono 19 metri di altezza e di 1,4 di diametro.
Si è trattato del 122esimo lancio orbitale globale del 2023, il 34esimo per la Cina.
I russi verso la Luna in gara con l'India
Sempre il 10 agosto, questa volta dal Cosmodromo russo di Vostochny, è decollata la missione esplorativa lunare Luna-25 del programma Luna-Glob. Di questo lancio ha trattato ampiamente Elisabetta Bonora in questo articolo. Si è comunque trattato del 123esimo lancio orbitale globale del 2023, l'undicesimo per la Russia.
Di nuovo Starlink da Cape Canaveral
La SpaceX ha lanciato un razzo Falcon 9 da Cape Canaveral venerdì mattina portando in orbita altri 22 satelliti Starlink di seconda generazione (v2 mini).
Nell'immagine, tratta dal webcast, il Falcon 9 in volo per la missione Starlink 6-9. Credito: SpaceX.
Il decollo dal pad 40 è avvenuto all'1:17 locali (le 05:17 UTC), l'ultima opportunità di lancio della notte dopo che il Falcon 9 è stato posizionato sul pad troppo tardi per effettuare tentativi di lancio precedenti. Il booster del primo stadio, numero seriale B1069, ha effettuato il suo nono volo. In precedenza ha lanciato le missioni Cargo Dragon CRS-24, Eutelsat Hotbird 13F, OneWeb 1 e SES-18/SES-19, oltre a quattro voli per l'inserimento orbitale di satelliti Starlink. Il suo ultimo volo è stato la missione Starlink 5-12 il 23 giugno 2023.
Dopo essere decollato dallo Space Launch Complex 40, il Falcon 9, missione Starlink Group6-9. è volato verso sud-est, mirando a un'orbita inclinata di 43 gradi rispetto all'equatore. Dopo essersi separato dal secondo stadio dopo circa due minuti e mezzo di volo, il booster del primo stadio ha proseguito verso il basso per un atterraggio sulla chiatta drone Just Read the Instructions (JRTI), di stanza nell'Atlantico a est delle Bahamas, a circa 639 km al largo.
Sono state necessarie due accensioni del secondo stadio per posizionare i satelliti nell'orbita circolare richiesta. La separazione dei 22 satelliti è stata confermata circa un'ora e cinque minuti dopo il lancio.
Nell'immagine, tratta dal webcast, il booster B1069 del Falcon 9 nella fase di atterraggio sulla nave drone JRTI. Credito: SpaceX.
E' stato l'undicesimo lancio dei cosiddetti mini satelliti V2 che sono più grandi e hanno quattro volte la larghezza di banda dei modelli precedenti. I satelliti Starlink V2 a grandezza naturale dovrebbero essere lanciati dal veicolo Starship completamente riutilizzabile di SpaceX, ma il ritardato debutto di Starship ha portato SpaceX a creare una versione condensata dei satelliti in modo che potessero essere lanciati con i meno capienti Falcon 9.
Questo volo è stato il 44esimo per SpaceX nel 2023 e ha chiuso la prima metà dell'anno dei lanci. Con il successo del lancio di Starlink 6-9, SpaceX ha completato 55 missioni quest'anno, con Falcon 9 che ne ha completate 52. SpaceX punta a completare 100 lanci nel 2023, dopo il completamento di 61 lanci orbitali da record nel 2022. Dopo aver completato tre missioni Stalink in una sola settimana, la società è sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo se manterrà con successo questa cadenza di lancio.
Si è trattato del 124esimo lancio orbitale globale del 2023, il 66esimo per gli Stati Uniti.
La settimana si chiude... in Cina con una 'prima'
La settimana dei lanci orbitali si è chiusa domenica 13 agosto con il lancio notturno, tenutosi infatti alle 1.26 ora di Pechino (le 17:26 UTC di sabato 12 agosto) dalla rampa LC-2 del Centro Lancio Satelliti di Xichang, nel sudovest della Provincia cinese del Sichuan.
Nella foto il decollo del razzo CZ-3B/E con il primo satellite SAR per l'orbita geostazionaria. Credito: SpaceX.
Il satellite, L-SAR 01 (Ludi Tance-4 01A) è stato immesso in orbita con un razzo Chang Zheng-3B/E, conosciuto come Lunga Marcia 3B o CZ-3B. Il satellite sarà principalmente utilizzato per fornire servizi di telerilevamento. A differenza dei soliti satelliti adibiti a questo servizio, che orbitano su quota basse, questo L-SAR-01 verrà immesso su un'orbita inclinata geostazionaria (IGSO) che gli permetterà di fornire osservazioni della Terra con copertura senza precedenti di un'area vicino alla stessa longitudine e potrà fornire osservazioni uniche ed ininterrotte per vari usi.
Si tratta del primo satellite radar ad apertura sintetica (SAR) della Cina, e del mondo intero, che viene piazzato in orbita geostazionaria.
Pochi dettagli del satellite sono stati forniti dalla CASC (China Aerospace Science and Technology Corporation). Tuttavia, il "libro blu" del gruppo che delinea i piani per il 2023, pubblicato a gennaio, indicava il lancio di un "satellite SAR ad alta orbita da 20 metri di risoluzione".
I precedenti satelliti della famiglia Ludi Tance erano stati piazzati in orbita bassa terrestre nel gennaio e marzo dello scorso anno.
Si è trattato infine del 125esimo lancio orbitale globale del 2023, il 35esimo per la Cina.