NASA Mars Odyssey

Credit: NASA/JPL

Solo un paio di giorni fa avevamo parlato delle "recurring slope lineae" o RSL, ossia di quei flussi scuri transitori che le sonde in orbita intorno a Marte hanno spesso osservato apparire ed estendersi sui bordi dei crateri o lungo i pendii.

La presenza o meno dell'acqua in tale processo, anche se ipotizzata, non è mai stata confermata direttamente.

Il motivo potrebbe essere tecnico: i flussi scuri, infatti, sono molto più stretti della zona di terreno campionata dalle letture del CRISM (Spectrometer Reconnaissance Imaging Compact) a bordo della sonda MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) e, le osservazioni orbitali ottenute finora sono state tutte pomeridiane, per cui potrebbero aver perso la rilevazione della più consistente umidità del mattino.

Bene, ora la grande notizia è che Mars Odyssey, veterano dello spazio e di Marte, ricorrerà ai ripari, ricercando sistematicamente nebbie mattutine e nuvole di ghiaccio.

Martedì 11 febbraio, gli ingegneri del team di missione del Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena, in California, e Lockheed Martin Space Systems di Denver hanno progettato la delicata manovra per accelerare e spostare Odyssey su un orbita ideale per osservare le prime ore del giorno.

La sonda ha accesso i suoi quattro propulsori, con una potenza di 22 Newton ciascuno, per 29 secondi. 
Il cambiamento, però, avverrà gradualmente e Odyssey raggiungerà la geometria di volo desiderata a novembre 2015.

La modifica consentirà l'osservazione del cambiamento delle temperature al suolo dopo l'alba e dopo il tramonto in migliaia di luoghi su Marte. I nuovi dati potranno far chiarezza sulla curiosa salamoia scura che, talvolta, avanza all'aumentare delle temperature nelle scarpate e sui geyser primaverili alimentati dallo scongelamento dell'anidride carbonica ghiacciata vicino poli di Marte.

"Odyssey sarà in grado di vedere Marte in una luce diversa rispetto al passato", ha detto Jeffrey Plaut, Project Scientist al JPL.

A raccontarlo non sembra possibile, eppure, dal 1970 nessun orbiter ha mai voltato su Marte con tale modello orbitale, con una vista del terreno nelle prime ore diurne.

Mars Odyssey è stato lanciato nel 2001 e festeggia i 12 anni di missione proprio questo mese.
Ora, vola in un'orbita quasi polare, sincronizzata con il Sole ma non è nuovo ai cambiamenti.
Per i primi sei anni di missione (2001 - 2007 circa), i passaggi erano fissati per le 17:00 ora solare locale volando da nord a sud e 5:00 ora solare locale da sud a nord. Questa soluzione era ideale per mantenere il sistema di raffreddamento del Gamma Ray Spectrometer in direzione opposta al Sole.
I cinque anni successivi (2007 - 2012 circa), l'orbita è stata spostata alle 16:00 ora solare locale volando da nord a sud e alle 4:00 ora solare locale da sud a nord. Questo orario aveva permesso al Thermal Emission Imaging System (THEMIS) di esaminare il terreno ancora caldo e di identificare le firme minerali in infrarosso più facilmente. Il rovescio della medaglia era che Odyssey riusciva a catturare meno energia con i suoi pannelli solari prima dell'alba. Tuttavia, tale posizione è stata mantenuta fino allo sbarco di Curiosity.
Con le recenti modifiche, l'orbiter scansionerà il terreno alle 6:45 ora solare locale volando da sud a nord.

"Non sappiamo esattamente cosa troveremo quando arriveremo in un'orbita da cui potremo osservare la mattina appena dopo l'alba", ha detto Philip Christensen dell'Arizona State University a Tempe, principale scienziato THEMIS.
"Potremo cercare le differenze stagionali. Le nebbie sono più comuni in inverno o in primavera? Guarderemo sistematicamente. Osserveremo le nubi nelle lunghezze d'onda della luce visibile e controlleremo la temperatura del terreno in infrarossi".

A manovra completata Odyssey avrà ancora abbastanza propellente per essere operativo altri nove o dieci anni.