VIA @XHNews
Sono ormai trascorsi un paio di giorni da quando è stato rilasciato il primo panorama completo, a 360 gradi, scattato dal lander della missione cinese Chang'e 3, del sito di atterraggio nella Baia degli Arcobaleni e del rover Yutu.
Il mosaico, in realtà, è stato mostrato durante alcuni servizi televisivi ma, al momento, non è disponibile nessuna immagine ufficiale.
In rete ho visto alcune versioni processate utilizzando gli screenshot dei video online ma stiamo parlando di immagini con una qualità veramente bassa.
Il grande panorama è stato ripreso da una videocamera; il filmato ottenuto è stato probabilmente compresso e successivamente integrato nei filmati/intervista pubblicati in rete, compressi nuovamente per le diverse piattaforme, YouTube compresa, che riprocessano la sequenza con i proprio codec video.
A questo link trovate il filmato originale con una qualità leggermente migliore: http://v.qq.com/cover/c/ctklokz7zk0a9y3.html?vid=f0013ghuxv8&start=31
Ieri, prima di arrendermi, ho passato parte della serata a cercare in rete (in diverse lingue) immagini con una risoluzione accettabile ma senza risultato.
Così, nonostante la ripresa possa essere molto suggestiva, la presentazione lascia a desiderare, perdendo di interesse.
Il panorama mostrato nel video sarebbe composto da 60 riprese con tre scatti ciascuna:
"Il rover ha usato tre angoli: verticali, inclinati di 15 gradi in su e di 15 gradi verso il basso... in modo da ottenere una visione ancora più in lontananza", ha dichiarato ha detto Liu Enhai, design capo dei sistemi della sonda Chang'E-3.
La seguente immagine annotata è stata postata su Twitter da @ShuttleAlmanac e chiarisce l'esatta posizione del sito di atterraggio.
Nel grande mosaico c'è anche il rover Yutu, risvegliato il 20 dicembre dalla pausa del mezzogiorno lunare: il rover deve aver girato su stesso affondando nella regolite, sembrerebbe di qualche centimetro.
Credit: CNSA/CCTV
Yutu era stato messo a riposo il 16 dicembre, il giorno successivo all'atterraggio, per far fronte alle alte temperature (oltre 100 gradi Celsius) del mezzogiorno lunare.
"La pausa era stata programmata per durare fino al 23 dicembre ma gli scienziati hanno deciso di riavviare Yutu ora per avere più tempo per la ricerca, sulla base di recenti osservazioni e parametri di telemetria", ha dichiarato Pei Zhaoyu, portavoce per il programma lunare cinese.
Ora Ytutu è pronto per iniziare l'esplorazione.
Vi lascio con un video dimostrativo pubblicato ieri sul canale CCTVnews.