Scritto: Mercoledì, 02 Marzo 2022 01:55 Ultima modifica: Mercoledì, 02 Marzo 2022 05:01

Rocket Lab segna 110 con il secondo Pad a Mahia Peninsula


Con il debutto della seconda rampa di lancio in Nuova Zelanda, la Rocket Lab ha piazzato in orbita il secondo satellite radar della Synspective, il 110esimo veicolo spaziale inviato nello spazio dalla compagnia di Peter Beck.

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Nella foto il decollo dalla rampa Pad B della Nuova Zelanda del razzo Electron di Rocket Lab.
Nella foto il decollo dalla rampa Pad B della Nuova Zelanda del razzo Electron di Rocket Lab.
Crediti: Rocket Lab.

 La Rocket Lab ha effettuato il suo primo lancio di Electron dell'anno il 28 febbraio, mettendo in orbita un satellite di imaging radar giapponese nello stesso momento in cui la società ha pubblicato i suoi risultati finanziari e ha selezionato la Virginia per una nuova fabbrica di razzi.

 Il razzo Electron è decollato alle 20:37 UTC (le 21:37 italiane) del 28 febbraio dal Pad B presso il Launch Complex 1 dell'azienda a Mahia Peninsula, in Nuova Zelanda. Il razzo ha inserito in orbita il suo carico utile, il satellite StriX β, per la compagnia giapponese Synspective, quasi un'ora dopo. Il primo stadio ha funzionato per circa 2 minuti e 23 secondi e il secondo per circa 6 minuti e 43 secondi per inserire lo stadio superiore Curie e il carico utile in un orbita ellittica di trasferimento. Curie ha poi raggiunto l'apogeo dove, a partire da T+49 minuti e 22 secondi, è stato acceso nuovamente per 2 minuti e 40 secondi per circolarizzare l'orbita. Il satellite del peso di 150 kg si è separato poco dopo, raggiungendo un'orbita sincrona solare di 561 km x 97 gradi.

 Il satellite è il secondo di una serie di un massimo di 30 satelliti proposti da Synspective per raccogliere immagini radar ad apertura sintetica (SAR) dell'Asia. La Rocket Lab aveva lanciato il primo satellite dell'azienda, StriX α, a dicembre 2020 con la missione denominata “The Owl’s Night Begins.”. La missione di oggi è stata la prima missione nell'ambito di un contratto di tre lanci firmato con Synspective alla fine del 2021. Rocket Lab dovrebbe lanciare un'altra missione Synspective nel 2022 e la terza nel 2023.

 "Con il successo dell'inserimento in orbita del nostro secondo satellite SAR, saremo in grado di migliorare la nostra tecnologia per il funzionamento di più satelliti e rafforzare i nostri servizi dati," ha dichiarato Motoyuki Arai, amministratore delegato di Synspective. Il lancio è stato il primo a utilizzare il Pad B, la seconda rampa che la Rocket Lab ha costruito nel suo sito di lancio in Nuova Zelanda. Avere due pad, afferma l'azienda, offre flessibilità di pianificazione e la possibilità di condurre rapidamente lanci consecutivi.

 “Con Pad B abbiamo mantenuto le cose efficienti. I suoi sistemi e il layout replicano Pad A e condivide gran parte dell'infrastruttura di Pad A," ha affermato Shaun d'Mello, vicepresidente del lancio di Rocket Lab, in una dichiarazione sulla nuova rampa. Tale infrastruttura condivisa include un hangar per veicoli e un centro di controllo. "Con ciò siamo stati in grado di raddoppiare la nostra capacità operativa, il tutto su un'area di cemento più piccola di un campo da tennis medio". Il lancio odierno porta il numero totale di satelliti inviati nello spazio da Rocket Lab a 110. La missione appena compiuta e soprannominata "The Owl's Night Continues" è il 24esimo lancio di un razzo vettore Electron della Rocket Lab.

 Mentre il lancio era in corso, la società ha pubblicato i risultati finanziari per il 2021. La società ha registrato un fatturato di 62,2 milioni di dollari nel 2021, con un aumento del 77% rispetto al 2020. La società, tuttavia, ha registrato una perdita netta di 117,8 milioni di dollari, rispetto a un perdita netta di 55 milioni di dollari nel 2020.

rocketlab pada padb 28022022

Nell'illustrazione artistica il Pad A (sullo sfondo) ed il Pad B del Complesso di lancio 1 della Rocket Lab in Nuova Zelanda. Crediti: Rocket Lab.

 I dirigenti hanno sottolineato un crescente portafoglio di attività che include non solo ordini di lancio, ma anche satelliti e componenti satellitari. "Siamo molto incoraggiati dalla crescita degli ordinativi," ha affermato Adam Spice, capo dell'ufficio finaziario di Rocket Lab, durante una teleconferenza con gli analisti. Spice e Peter Beck, amministratore delegato di Rocket Lab, hanno citato come esempio il contratto del 24 febbraio per la fornitura di bus satellitari a MDA per una nuova generazione di satelliti per comunicazioni Globalstar, un accordo del valore di 143 milioni di dollari. "Questo contratto riflette una strategia deliberata e con risorse adeguate per far crescere il business dei sistemi spaziali di Rocket Lab e approfondire la nostra proposta di valore oltre il lancio e in soluzioni complete di missioni spaziali end-to-end," ha affermato Beck.

 Gran parte di questa crescita sia dei ricavi che dell'arretrato è guidata dall'acquisizione da parte dell'azienda di tre società nell'ultimo trimestre del 2021: lo sviluppatore di software ASI, lo sviluppatore di sistemi di separazione satellitare Planetary Systems Corporation e il produttore di pannelli e strutture solari SolAero. 

 La società ha annunciato, parallelamente ai suoi guadagni, la sua decisione di costruire una fabbrica per la produzione del suo veicolo di lancio riutilizzabile Neutron di classe media nella contea di Accomack, in Virginia, vicino alla Wallops Flight Facility, che ospiterà i lanci di Neutron nello Spazioporto Regionale Medio-Atlantico (MARS). "Il Commonwealth della Virginia si è fatto avanti con un'offerta molto interessante che non potevamo rifiutare," ha detto Beck durante la conferenza. "Neutron farà base a Wallops Island, in Virginia." Quell'offerta includeva 30 milioni di dollari di finanziamenti statali, forniti attraverso la Virginia Commercial Space Flight Authority, o Virginia Space, per le infrastrutture e i sistemi operativi nello spazioporto e fino a 15 milioni di dollari dalla Commissione statale per l'approvazione di progetti di occupazione e investimenti per il miglioramento e la costruzione del sito di un edificio che sarà di proprietà dello Stato e locato a Rocket Lab.

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Nell'illustrazione artistica il nuovo complesso produttivo e di lancio che sorgerà a Wallops Island per il nuovo vettore riutilizzabile Neutron, di Rocket Lab. Crediti: Rocket Lab.

  Wallops è stata la prima che ospiterà sia i lanci di Neutron che la fabbrica dei veicoli da quando la società ha annunciato il nuovo razzo un anno fa. Rocket Lab ha dichiarato di voler localizzare la fabbrica il più vicino possibile al sito di lancio per ridurre al minimo i trasporti. "Siamo stati in grado di sfruttare le nostre risorse di livello mondiale esistenti e il significativo investimento che il Commonwealth ha fatto a MARS per migliorare la nostra capacità, che è stato determinante nel convincere Rocket Lab ad espandere le proprie operazioni e portare una nuova missione in Virginia," ha dichiarato Ted Mercer, amministratore delegato e direttore esecutivo di Virginia Space, durante la presentazione delll'accordo.

 Rocket Lab aveva precedentemente costruito un pad per i lanci di Electron, chiamato Launch Complex 2, al MARS. Il primo lancio di Electron da lì è stato ritardato a causa di problemi con il software di terminazione del volo autonomo fornito dalla NASA e Beck ha affermato nella chiamata sugli utili che la società stava ora esaminando una versione di quel software fornito dall'agenzia all'inizio di quest'anno. "Ci sta dando molta più sicurezza essere in grado di programmare qualcosa per il lancio da LC-2", ha detto, ma non ha stimato quando si terrà il lancio. Con l'accordo Neutron completato, ha detto che la costruzione della fabbrica inizierà presto. "Scaveremo buche nel terreno molto, molto presto," ha detto.

 Il primo lancio di Neutron è previsto per il 2024. Beck, in risposta alla domanda di un analista sull'accelerazione del suo sviluppo per sostituire il razzo Soyuz nel caso in cui le sanzioni lo togliessero dal mercato commerciale, ha affermato che era improbabile. "Stiamo lavorando su Neutron il più rapidamente possibile, quindi non sono sicuro che possiamo accelerare molto più di quanto non sia già.”
Questo è stato il 21esimo lancio orbitale globale del 2022, il ventesimo a concludersi con successo. 

Letto: 348 volta/e Ultima modifica Mercoledì, 02 Marzo 2022 05:01

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Massimo Martini

Sono appassionato di astronomia e di astronautica fin da quella notte del luglio 1969 quando, a poco più di sei anni, vidi i primi uomini mettere piede sulla Luna. La passione è cresciuta con gli anni e, sebbene non si sia trasformata in attività lavorativa, sono diventato un grande appassionato. Nel 1992, in pieno viaggio di Nozze, sono riuscito a trascinare persino la mia dolce metà al Kennedy Space Center per vedere il lancio del primo italiano nello spazio. Dal 2000 al 2017 ho realizzato e curato il sito astronautica.us che è stato sempre aggiornato ed il più possibile affidabile nelle informazioni. Purtroppo, per motivi personali sono stato costretto a chiudere il sito nel luglio 2017.
Sono stato, assieme a mia moglie, uno dei responsabili delle prime tre edizioni della convention 'AstronautiCON', che hanno visto anche la presenza di illustri ospiti nel campo astronautico. Al momento collaboro saltuariamente con la rivista del settore 'Spazio Magazine', attivamente con il sito aliveuniverse.today ed ho una rubrica fissa astronomica sul magazine locale 'Quello che c'è'.

www.astronautica.us | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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