Credit: CCTV
Ieri alle 17:30 UT, 1:30 del 2 dicembre orario di Pechino, la Cina ha lanciato con successo il suo primo rover lunare, a bordo del vettore Long March 3B, dal Xichang Satellite Launch Center nel sud-ovest della Cina.
Il liftoff è stato trasmesso in diretta sul canale satellitare cinese CCTV.
L'intera sequenza è andata come previsto, collocando il lander lunare Chang’e 3 e il rover "Yutu" nell'orbita desiderata.
Il nome "Yutu", scelto dopo un sondaggio mondiale, rappresenta la tradizione cinese e nasce da una fiaba in cui la dea Chang'e volò sulla Luna prendere il suo cucciolo di coniglio. Si traduce "Jade Rabbit" (Coniglio di Giada).
Zhang Zhenzhong, direttore del centro Xichang, ha dichiarato:
"La sonda Chang'e è sulla buona strada per la Luna, ovviamente, è un simbolo della prodezza nazionale della Cina. Certo, è un simbolo del potere e dell'abilità della nazionale".
Chang'e accenderà i propulsori ed entrerà in orbita lunare il 6 dicembre dove troverà la sonda della NASA LADEE già operativa.
Il 14 dicembre il lander scenderà sulla superficie, nella Baia degli Arcobaleni (regione Sinus Iridum), accendendo i propulsori ad una quota di 15 chilometri e diventando il primo veicolo spaziale a toccare nuovamente il suolo della Luna dopo 37 anni (l'ultimo fu il russo Luna 24 nel 1976).
"Yutu", alto 150 centimetri e pesante 120 chilogrammi, è posizionato in cima al lander ed eseguirà una manovra complessa, di circa 700 secondi, per toccare il suolo e dispiegare le sei ruote.
Il rover e il lander sono dotate di più telecamere, spettrometri, telescopio ottico, radar (che arriva diversi metri sotto la superficie) e altri sensori per studiare il suolo lunare e la sua composizione.
"Jade Rabbit" sarà operativo per almeno tre mesi.
La Chang'e 3 lander è dotato anche di una fotocamera ultravioletta estrema per studiare la formazione del plasmasfera terrestre, ossia di quella parte di magnetosfera compresa tra le fasce di Van Allen e la magnetosfera più esterna.
Questa missione segue le sue sonde orbitali lunari di grande successo, Chang'e 1 e 2 , lanciate rispettivamente nel 2007 e 2010.
Il prossimo passo sarà riportare a Terra campioni della Luna, con una missione senza equipaggio, forse intorno al 2020.