Asteroide - Cometa Don Quixote

Credit: NASA/JPL-Caltech/DLR/NAU

Da oltre 30 anni, un grande asteroide vagava vicino al nostro pianeta, sotto gli occhi degli scienziati, scrutato dai telescopi.
L'oggetto, chiamato 3552 "Don Quixote" potrebbe aver tratto in inganno e non sarebbe un asteroide ma bensì una cometa.

La scoperta, opera di un team della Northern Arizona University, Flagstaff, Arizona, è avvenuta grazie ai dati rilevati dal telescopio spaziale Spitzer della NASA nel 2009, quando l'asteroide-cometa si trovava al perielio.

La squadra, grazie ad una serie di osservazioni mirate e ad un pizzico di fortuna, è riuscita ad identificare i segnali tipici dell'attività cometaria, che avevano eluso gli astronomi per anni.

Circa il 5% degli asteroidi vicino alla Terra sono comete morte e, fino ad ora, si pensava che questa fosse la storia anche di Don Quixote. Ma non è così: Don Quixote ha una debole chioma e una coda.

Questo oggetto, di circa 18 chilometri di diametro, è il terzo asteroide più grande conosciuto vicino alla Terra (near-Earth object NEO); ha un'orbita irregolare che si estende da Giove fino a 1,3 UA dal Sole ed entro 0,3 UA dall'orbita terrestre; presumibilmente, ha grandi depositi di anidride carbonica e di ghiaccio d'acqua.

I risultati sono stati ulteriormente confermati anche da un riesame delle immagini del 2004, quando Don Quixote si trovava alla sua massima distanza dal Sole: la superficie sembra essere composta da polvere di silicati, simile alla polvere di cometa. Inoltre, così lontano dal Sole, l'oggetto non presentava alcuna chioma e coda, proprio come avviene per le comete che hanno bisogno della radiazione solare per sfoggiare la loro attività.

Lo studio è stato presentato al European Planetary Science Congress tenutosi a Londra, ieri, il 10 settembre.

Al seguente link è disponibile il comunicato stampa: http://news.nau.edu/nau-led-teams-discovers-comet-hiding-in-plain-sight/