Il vice primo ministro russo, Yury Borisov, ha detto "Non possiamo rischiare la vita [dei nostri cosmonauti]. Le strutture e il metallo [stanno] invecchiando [e] possono portare a conseguenze irreversibili - alla catastrofe". Più tardi avrebbe aggiunto: "è necessaria un'ispezione tecnica, e poi possiamo prendere una decisione e informare i nostri partner".
Borisov ha citato il deterioramento delle condizioni della ISS, che è stata lanciata nel 1998 dalla NASA e dall'agenzia spaziale russa Roscosmos.

Nel frattempo, i funzionari del Roscosmos hanno annunciato che i lavori sono già iniziati per una Stazione Spaziale Nazionale, che farebbe da successore delle stazioni Salyut e Mir, lanciate nell'orbita terrestre bassa negli anni '70 e '80. Dmitry Rogozin, capo di Roscosmos, ha pubblicato un video su Telegram dicendo che "il primo modulo centrale della nuova stazione orbitale russa è in lavorazione" e potrebbe essere completato entro il 2025.

stazione russa in lavorazioneUn fotogramma estratto dal video pubblicato su Telegram, rilasciato dalla BBC.
Crediti: Roscosmos/Rogozin/Telegram

Rogozin ha aggiunto che la Russia non abbandonerà la ISS fino a quando la Stazione Spaziale Nazionale non sarà pronta ma in ogni caso, l'annuncio potrebbe mettere a dura prova la NASA e tutti le Agenzie che si affidano all'avamposto orbitante. I servizi di carico e di equipaggio forniti da SpaceX potrebbero potenzialmente aiutare a colmare il vuoto lasciato dal Roscosmos ma non sarà semplice.