Scritto: Mercoledì, 31 Marzo 2021 15:34 Ultima modifica: Mercoledì, 31 Marzo 2021 20:17

Virgin Galactic svela la VSS Imagine


La compagnia di voli suborbitali Virgin Galactic ha appena presentato il terzo veicolo SpaceShipTwo. Si tratta della 'VSS Imagine' con una livrea completamente metallo lucido ma anche con alcune sostanziali modifiche rispetto ai modelli precedenti.

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Nella foto la luccicante SpaceShipTwo VSS Imagine.
Nella foto la luccicante SpaceShipTwo VSS Imagine.
Credit: Virgin Galactic

La Virgin Galactic ha presentato oggi la prima SpaceShip III della compagnia nella sua flotta in crescita, ribattezzata VSS Imagine (VSS sta per Virgin Space Ship). L'astronave mostra l'innovazione di Virgin Galactic nel design e nell'esperienza degli astronauti. Imagine dimostra anche i progressi verso una progettazione e una produzione efficienti, poiché Virgin Galactic lavora per espandere l'attività a lungo termine. VSS Imagine inizierà i test a terra, con voli in planata programmati per questa estate dallo Spaceport America che si trova nel New Mexico. L'innovativo design della livrea, rifinito interamente con un materiale simile a uno specchio, riflette l'ambiente circostante, cambiando continuamente colore e aspetto mentre viaggerà dalla terra al cielo allo spazio. Oltre a fornire protezione termica, questo materiale dinamico è naturalmente attraente per l'occhio umano, riflettendo il nostro intrinseco fascino umano per lo spazio e l'esperienza trasformativa del volo spaziale. Sfruttando un design modulare, i veicoli della classe SpaceShip III sono costruiti per consentire prestazioni migliorate in termini di accesso per la manutenzione e velocità di volo. Questa terza generazione di astronavi getterà le basi per la progettazione e la produzione di veicoli futuri.

Quando VSS Imagine inizierà i test a terra, la produzione proseguirà con VSS Inspire, il secondo veicolo SpaceShip III della flotta Virgin Galactic. L'introduzione della classe di veicoli SpaceShip III è una pietra miliare nello sforzo pluriennale di Virgin Galactic che mira a condurre oltre 400 voli all'anno. I futuri astronauti sono invitati a far parte di ogni fase del viaggio di Virgin Galactic. Uno dei Future Astronauts di Virgin Galactic, Dee Chester, ha avuto l'opportunità unica di recitare la sua parte nel lancio di VSS Imagine, mentre la sua Range Rover Astronaut Edition ha rimorchiato la nuova astronave fuori dall'hangar per la prima volta. VSS Imagine è stata svelata prima del prossimo volo di prova di VSS Unity, previsto per maggio 2021. Michael Colglazier, Amministratore Delegato di Virgin Galactic, ha dichiarato: “Oggi abbiamo presentato la nostra classe di veicoli SpaceShip III, segnando l'inizio della flotta Virgin Galactic. VSS Imagine e Inspire sono navi meravigliose che porteranno i nostri futuri astronauti in un incredibile viaggio nello spazio, e i loro nomi riflettono la natura ispirazionale del volo spaziale umano. Congratulazioni al nostro team dedicato che ha lavorato così brillantemente per raggiungere questo traguardo". Richard Branson, fondatore di Virgin, ha commentato: “Le astronavi Virgin Galactic sono costruite appositamente per offrire una nuova prospettiva in trasformazione alle migliaia di persone che presto saranno in grado di sperimentare da sole la meraviglia dello spazio. In quanto veicolo di classe SpaceShipIII, Imagine non è solo bello da vedere, ma rappresenta la flotta di astronavi di Virgin Galactic in crescita. Tutti i grandi risultati, creazioni e cambiamenti iniziano con un'idea. La nostra speranza è che tutti coloro che viaggiano nello spazio tornino con nuove prospettive e nuove idee che porteranno un cambiamento positivo al nostro pianeta."

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Nella foto un'altra immagine della SpaceShipTwo VSS Imagine. Credit: Virgin Galactic

Quindi, facendo un po di chiarezza nel comunicato di VG, il tipo di veicolo è sempre una SpaceShipTwo ma questo '3' si riferisce al modello, per differenziarlo dal modello '1', la VSS Enterprise che rimase distrutta durante un test di volo, e la VSS Unity quello attualmente in fase di prova. Sembrerebbe di capire che, i voli con i primi passeggeri paganti saranno eseguiti quindi dalle SpaceShipIII e non dalla VSS Unity che rimarrebbe come veicolo di prova. Ricordiamo che la VSS Unity è stata messa a terra dopo un volo di prova a motore interrotto a dicembre. Il motivo dell'interruzione è stato accertato essere una inferenza elettromagnetica che ha colpito il sistema informatico del veicolo. In una chiamata sugli utili del 25 febbraio, la società VG ha detto che stava modificando il computer di controllo di volo per rimuovere l'interferenza, rinviando così il prossimo volo di prova a maggio.

Ricordiamo che le SpaceShipTwo sono veicoli suborbitali portati in quota di rilascio, circa 10.000 metri, appesi sotto un aereo-madre, la WhiteKnightTwo. Una volta rilasciati accendono il proprio motore a razzo ibrido e salgono di quota fino a raggiungere gli 80/100 km. Qui, dopo un volo inerziale di circa 4/5 minuti in modo da permettere agli otto occupanti, due piloti e sei passeggeri paganti, di sperimentare la microgravità, il veicolo rientra su una pista planando come un aliante.

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Nell'illustrazione il profilo di volo di SpaceShipTwo. Credit: Virgin Galactic/Annotazioni Massimo Martini

Attualmente vi sarebbero più di 600 persone che hanno siglato un contratto per un volo a bordo di SpaceShipTwo, al costo di circa 200.000 Euro l'uno. La società è ormai entrata nel suo 16esimo anno di attività e si trova in grave ritardo con i programmi di volo che sono slittati anno dopo anno. Sicuramente gran parte dei ritardi sono stati causati dai due incidenti mortali avvenuti nel corso di questi anni. Il primo, nel luglio 2007, vide l'esplosione di un motore a razzo durante un test al suolo che causò la morte di tre tecnici ed il ferimento grave di altri tre. Ma il colpo più grave avvenne il 31 ottobre 2014, con la disintegrazione in volo del primo velivolo, la VSS Enterprise. In quel caso rimase ucciso il co-pilota Michael Alsbury mentre si salvò il pilota Peter Siebold. Dopo quel disastro l'agenzia federale NTSB (National Trasportation Safety Board) svolse un'attenta indagine che mise in luce vari problemi, da un'inadeguata progettazione, ad un scarso addestramento dei piloti fino ad una poca conoscenza dei pericoli insiti nel tipo di volo. Il 19 febbraio 2016 venne presentato il secondo velivolo, la VSS Unity, che eseguì il primo volo di prova suborbitale il 13 dicembre 2018, superando gli 80 km di quota, considerato lo spazio esterno dalla NASA e dalla United States Air Force. Dopo un altro volo nello spazio nel febbraio 2019, VSS Unity ha iniziato a subire modifiche, inclusa l'installazione della cabina commerciale e modifiche ai display della cabina di pilotaggio. Al completamento di queste modifiche, VSS Unity ed il suo aereo-madre, VSS Eve, sono state spostate, a febbraio 2020, nello Spaceport America nel New Mexico. Dopo aver completato due ulteriori test di planata in New Mexico a maggio e giugno 2020, VSS Unity ha subito modifiche finali alla cabina commerciale e nel luglio del 2020, Virgin Galactic ha mostrato pubblicamente per la prima volta l'interno del veicolo spaziale. Ma anche l'Italia potrebbe diventare protagonista per Virgin Galactic visto l'accordo firmato nel 2018 fra ASI (L'agenzia Spaziale Italiana), la società italiana SITAEL e la VG stessa per la realizzazione, fra l'altro, di un velivolo SpaceShipTwo in Puglia per poter essere lanciato dall'aeroporto di Taranto-Grottaglie. Speriamo di essere finalmente arrivati verso la fine di questa lunga storia e di veder volare, in sicurezza, questo bellissimo velivolo.

Letto: 873 volta/e Ultima modifica Mercoledì, 31 Marzo 2021 20:17

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Massimo Martini

Sono appassionato di astronomia e di astronautica fin da quella notte del luglio 1969 quando, a poco più di sei anni, vidi i primi uomini mettere piede sulla Luna. La passione è cresciuta con gli anni e, sebbene non si sia trasformata in attività lavorativa, sono diventato un grande appassionato. Nel 1992, in pieno viaggio di Nozze, sono riuscito a trascinare persino la mia dolce metà al Kennedy Space Center per vedere il lancio del primo italiano nello spazio. Dal 2000 al 2017 ho realizzato e curato il sito astronautica.us che è stato sempre aggiornato ed il più possibile affidabile nelle informazioni. Purtroppo, per motivi personali sono stato costretto a chiudere il sito nel luglio 2017.
Sono stato, assieme a mia moglie, uno dei responsabili delle prime tre edizioni della convention 'AstronautiCON', che hanno visto anche la presenza di illustri ospiti nel campo astronautico. Al momento collaboro saltuariamente con la rivista del settore 'Spazio Magazine', attivamente con il sito aliveuniverse.today ed ho una rubrica fissa astronomica sul magazine locale 'Quello che c'è'.

www.astronautica.us | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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