M 82 è una fabbrica di stelle molto più attiva della nostra galassia, la Via Lattea, ed è uno degli oggetti preferiti dagli astronomi per studiare l'evoluzione stellare.
Nelle foto scattate in luce visibile, M 82 è un tripudio di stelle, gas e polveri (a sinistra una ripresa dal Telescopio Spaziale Hubble). LOFAR, invece, mostra una scena completamente diversa.
"In questa nuova immagine estremamente nitida ottenuta da LOFAR possiamo distinguere una serie di punti luminosi, che sono probabilmente dei resti di supernova", spiega Eskil Varenius della Chalmers University of Technology di Onsala.
Un resto di supernova è un guscio luminoso di onde d’urto di una stella esplosa ed è un oggetto molto più grande del nostro Sistema Solare, anche se visto da lontano sembra solo un punto brillante.
"Questa galassia è milioni di anni luce di distanza e ogni residuo può essere anche di soli pochi anni luce", aggiunge Varenius.
I resti di supernova sono incorporati all'interno di un enorme nuvola diffusa di particelle cariche, plasma, che assorbe le onde radio da queste fonti. Analizzando come le diverse lunghezze d’onda passano attraverso il plasma, gli scienziati possono studiare come funziona una gigantesca fabbrica di stelle come M 82.
"Siamo sorpresi che LOFAR sia riuscito a vedere ben 16 resti di supernova brillante in M 82. Questa immagine può darci nuovi indizi sulla sua struttura e sul perché così tante stelle si formano lì", dice John Conway, membro del team e direttore dell'Onsala Space Observatory, dove si trova la stazione LOFAR della Svezia.
Questa emozionante immagine di M 82 è solo la prima di molte altre che LOFAR e le sue stazioni internazionali saranno in grado di regalarci.
Subarcsecond international LOFAR radio images of the M82 nucleus at 118 MHz and 154 MHz [abstract]
The nuclear starburst in the nearby galaxy M82 provides an excellent laboratory for understanding the physics of star formation. This galaxy has been extensively observed in the past, revealing tens of radio-bright compact objects embedded in a diffuse free-free absorbing medium. Our understanding of the structure and physics of this medium in M82 can be greatly improved by high-resolution images at low frequencies where the effects of free-free absorption are most prominent.
The aims of this study are, firstly, to demonstrate imaging using international baselines of the Low Frequency Array (LOFAR), and secondly, to constrain low-frequency spectra of compact and diffuse emission in the central starburst region of M82 via high-resolution radio imaging at low frequencies.
The international LOFAR telescope was used to observe M82 at 110-126MHz and 146-162MHz. Images were obtained using standard techniques from very long baseline interferometry. images were obtained at each frequency range: one only using international baselines, and one only using the longest Dutch (remote) baselines.
The 154MHz image obtained using international baselines is a new imaging record in terms of combined image resolution (0.3") and sensitivity (σ=0.15mJy/beam) at low frequencies (<327MHz). We detected 16 objects at 154MHz, six of these also at 118MHz. Four weaker but resolved features are also found: a linear (50pc) filament and three other resolved objects, of which two show a clear shell structure. We do not detect any emission from either supernova 2008iz or from the radio transient source 43.78+59.3. The images obtained using remote baselines show diffuse emission, associated with the outflow in M82, with reduced brightness in the region of the edge-on star-forming disk.
Riferimenti:
- http://phys.org/news/2015-01-lofar-record-sharp-image-astronomers-view.html