In questi due anni di pandemia la telemedicina ha fatto passi da gigante così nell'ottobre 2021, il chirurgo di volo della NASA Dr. Josef Schmid, il CEO di AEXA Aerospace Fernando De La Pena Llaca e le loro squadre sono stati i primi esseri umani a partecipare al primo tentativo di “teletrasporto olografico”.
Utilizzando la fotocamera Microsoft Hololens Kinect e un personal computer con software personalizzato Aexa, l'astronauta dell'ESA Thomas Pesquet ha avuto una conversazione bidirezionale con immagini dal vivo di Schmid e De La Pena collocate nel mezzo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Questa può essere considerata la prima stretta di mano olografica della storia. I risultati dell'esperimento sono stati resi noti in questi giorni.
Come funziona
L'olotrasporto è un tipo di tecnologia di acquisizione che consente di ricostruire, comprimere e trasmettere in tempo reale modelli 3D di alta qualità di persone, ha affermato Schmid
Utilizzando un display HoloLens, consente di vedere, ascoltare e interagire con i partecipanti 3D da remoto, come se fossero effettivamente presenti nello stesso spazio fisico. Questa è una tecnologia disponibile da 2016 ma questo è stato il primo utilizzo in un ambiente così estremo e remoto come lo spazio.
"Questo è un modo completamente nuovo di comunicazione umana su grandi distanze", ha detto Schmid. “Inoltre, è un modo nuovo di zecca di esplorazione umana, in cui la nostra entità umana è in grado di viaggiare fuori dal pianeta. Il nostro corpo fisico non è lì ma la nostra entità umana è assolutamente sì. Non importa che la Stazione Spaziale stia viaggiando a 28.000 chilometri orari e sia in costante movimento in orbita a 400 chilometri sopra la Terra”.
La NASA sta dimostrando questa nuova forma di comunicazione come precursore per un uso più ampio nelle missioni future.
"Lo useremo per le nostre conferenze mediche private, conferenze psichiatriche private, conferenze familiari private e per portare i VIP sulla stazione spaziale a visitare gli astronauti". L'olotrasporto e strumenti simili potrebbero avere grandi implicazioni sul futuro dei viaggi nello spazio profondo, dove i ritardi nelle comunicazioni rappresentano una vera sfida. In questi casi, un olotrasporto potrebbe essere di grande supporto per ragioni mediche, per la missione o per rimanere in contatto con i familiari.